ORSOMARSO - Come ogni anno la Parrocchia San Giovanni Battista di Orsomarso ha organizzato il pellegrinaggio al Santuario del Sacro Monte. Un pellegrinaggio che è arrivato in un momento non facile per la comunità orsomarsese, vista la prematura scomparsa del giovane Michele Papa il 7 agosto, proprio tre giorni prima del viaggio. Il pellegrinaggio è iniziato alle ore 6:00 di mercoledì 10 agosto con il ritrovo dei partecipanti, ben 65 persone distribuite su due pullman, in piazza Aldo Moro e la partenza alla volta di Novi Velia.
Durante il tragitto il parroco don Mario Spinicci ha ricordato il giovane Michele, affermando anche che è stato in bilico fino all'ultimo visto che nessuno si sentiva di partire. Dopo ben quattro ore di viaggio alle ore 10:20 l'arriva al Santuario con il tradizionale giro intorno alla chiesa in una splendida giornata di sole ma con un clima freddo, visti i 1705 m. d'altezza. Il rettore del Santuario don Carmine Troccoli ha elogiato la comunità orsomarsese per la numerosa presenza con cui ogni anno arriva al Sacro Monte.
Dopo il saluto al simulacro della Vergine, è iniziata la celebrazione eucaristica, con la presenza di ben tre gruppi di pellegrini provenienti da Sapri, Orsomarso ed Ascoli Piceno. Il giorno 10 agosto si celebrava San Lorenzo ed il parroco della parrocchia San Giovanni Battista di Sapri, don Sebastiano, ne ha lodato le virtù facendo anche alcune considerazioni storiche su quel periodo di sangue (il II secolo d.C.) che sconvolse le comunità cristiane. Finita la celebrazione tutto il gruppo orsomarsese si è ritrovato presso il ristorante San Giuseppe per il pranzo, accompagnato da un buon vino locale portato da alcuni membri del gruppo. Verso le ore 15.30 ci si è ritrovati in chiesa per salutare la Madonna, saluto accompagnato da alcune litanie mariane e anche alcuni canti religiosi della tradizione orsomarsese intonate da Filomena Farace.
Il rettore del santuario salutando il gruppo, ha parlato della famiglia di oggi paragonando la mamma, alla figura della Madonna e affermando che "se nella famiglia muore il padre, la madre riesce a mantenere la famiglia unita. Ma se invece accade l'inverso, la famiglia si sfascia". Il gesto simbolico del saluto alla Madonna è avvenuto senza che i pellegrini le girassero le spalle fino all'uscita della chiesa.
Durante il viaggio di ritorno la comitiva ha effettuato una sosta a Sapri per mangiare un gelato della famosa gelateria Turco, locale storico della cittadina del golfo di Policastro che è stata dichiarata uno dei cento borghi più belli d'Italia ed è famosa anche per "La spigolatrice di Sapri", celebre poesia scritta da Luigi Mercantini, considerata una delle migliori testimonianze della poesia patriottica risorgimentale. Da Sapri si è partiti alle ore 18.45 per rientrare ad Orsomarso alle ore 21.10. Il pellegrinaggio al Sacro Monte come ha affermato Mario Santelli, storico organizzatore per ben trentanove anni, si è svolto per la prima volta nel 1950 quando si andava a piedi da Orsomarso fino alla stazione ferroviaria di Scalea, si proseguiva in treno fino a Vallo della Lucania e da lì si saliva a piedi fino al Sacro Monte facendo di solito una breve sosta a Novi Velia fino all'alba. Alcune devote in segno di devozione alla Madonna compivano l'intero tragitto camminando scalze.