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Tommaso e la difficoltà a credere e l'assunzione del dubbio nello stesso atto di fede

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Tommaso è l'apostolo che aveva desiderato di toccare le ferite di Gesù Risorto e fu chiamato effettivamente a farlo. Rappresenta la difficoltà a credere e l'assunzione del dubbio nello stesso atto di fede. Ciò avviene non nel senso che la fede resta vacillante, ma nel senso che essa non cancella qualsiasi dubbio, ma al contrario vi convive; proprio come il corpo di Gesù conserva le ferite e come in ogni animo umano coabitano le ferite psicologiche e la volontà di continuare a vivere. Come è possibile? Attraverso lo stesso dinamismo della redenzione del dolore e della morte dalla schiavitù del negativo, che accompagna il peccato e la perdita di Dio. Avviene attraverso la riconciliazione con Dio, presupposto indispensabile per vivere in fraternità, condividendo la Sua chiamata e la nostra risposta comunitaria ad essa (vedi prima lettura). È quella "riconciliazione" che il Nuovo Testamento indica spesso come ricavare da qualcosa un'altra, trasformando la negatività in positività ("riconciliare" è katallásso da állos, altro) o come rigenerazione di ciò che c'era precedentemente (seconda lettura). Sicché le ferite sul corpo di Gesù sono ormai indelebili segni dell'incancellabile amore per noi, che si manifesta a tutti, a partire da chi ne dubita. Tommaso in realtà è ciascuno di noi che dubita. Dubita non già dell'amore di Dio, ma della sua efficacia. Gesù ci riconcilia con noi stessi e con i nostri dubbi. La Sua presenza è la migliore dimostrazione dell'efficacia del dolore trasformato in vita per noi stessi e per gli altri. E ciò avviene anche oggi come allora, con le semplici parole «Pace a voi!».

PREGHIERA
Gesù, volto che brilla come sole
in mezzo a quella croce che si tinge di tutti i colori,
volto vittorioso dell'amore che non mente
e per questo riemerge ancora più forte
da quella morte orrenda,
volto ora sfuggente, che intravediamo
solo qualche istante in tutta la sua gloria;
Gesù, senso che colora tutta la mia vita,
che brilla con la luce chiara del mattino,
e riaffiorando placa tutta la mia sete
rispondendo così ad ogni mia domanda;
Gesù, vita che sconfigge la morte
e diventa presenza in ogni mio cammino,
tu sei la Pace che appare all'improvviso:
pace con il mio cuore ferito e quello d'ogni uomo;
Vieni ancora oggi e resta in mezzo a noi,
irradia con la luce del tuo volto il nostro volto
ed ogni nostra assemblea! Amen! (GM/01/05/11)

Dal vangelo secondo Giovanni (20,19-31) - La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

30/04/2011

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/locandina-2011/2%5e-domenica-di-pasqua-2011-(anno-a).aspx
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