150 ANNI ITALIA - Nell'ambito delle molteplici iniziative organizzate in tutt'Italia per celebrare i 150 di Unità nazionale, abbiamo pensato di raccogliere alcune indicazioni utili per documentarsi ed informarsi su quanto avvenne negli anni precedenti e successivi a quel 17 marzo 1861, data in cui fu proclamato il Regno d'Italia.
Cominciamo da un sito interamente dedicato al Risorgimento:
Online www.progettorisorgimento.it, immagini, libri, opuscoli, giornali, documenti, musica, video, letteratura del nostro passato interrogato dal nostro presente. Un portale di persone, fatti, narrazioni, immagini, voci, musica, memoria e storia realizzato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dall'Accademia nazionale di Santa Cecilia, dalla Fondazione Istituto Gramsci.
VISITA
→ Una mostra-racconto promossa dalla Banca d'Italia ripercorre le tappe che portarono all'adozione di una sola valuta. Prima del 1862 ce n'erano quasi 300 diverse. E la gente rifiutava le banconote.
BAIOCCO, carantano, carlino, doppia, ducato, fiorino, franceschino. Ma anche francescone, lirazza, marengo, onza, paolo, papetto, piastra, quattrino, scudo. E pure soldo, svanzica, tallero, testone fino agli zecchini che Pinocchio, su consiglio del gatto e della volpe, sotterrò nel campo dei miracoli, al paese dei Barbagianni. Prima dell'Unità, in Italia c'era infatti una vera e propria babele monetaria: sei diversi sistemi e ben 236 diverse monete metalliche che diventano addirittura 282 se si aggiungono quelle delle province venete e romane al momento del loro ingresso nel Regno. Finché il 24 agosto 1862 Vittorio Emanuele II firmò la legge che unificava il sistema monetario. E allora nacque la cara, vecchia lira, "il monumento più popolare, più costante e più universale che rappresenti l'unità della Nazione", come si legge nella relazione al provvedimento.
LA LIRA