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|Orsomarso

Falsi d'autore

Con l’arrivo della stagione estiva tutto il comprensorio pullula di iniziative volte a presentare o pubblicizzare ristornati, iniziative o manifestazione di qualsiasi genere. Così capita di trovare degli opuscoli che fanno una miscellanea di tanti elementi che, nel mentre esaltano le virtù di locali che deliziano il palato con il meglio della tradizione gastronomica nostrana, ecco anche delle spericolate sintesi storiche dei nostri antichi borghi dove non sempre la fedeltà alle fonti e alle informazioni viene però rispettata.
È quanto è capitato ad un opuscolo diffuso dalla famosa Accademia internazionale del peperoncino di Diamante che ricostruisce in modo molto discutibile un po’ di storia di Orsomarso.
Dopo la ‘’vulgata’’ che ripropone la derivazione del nome del paese “alla presenza nella zona di un orso che aveva l’abitudine di intanarsi in un bosco posseduto dalla famiglia Marzo o Marzio, da cui Ursomarcius”, ecco la vera novità che è rappresentata dal fatto che patrona di Orsomarso sarebbe la Madonna delle Grazie che è festeggiata il 2 luglio.
Non conosciamo il nome di tanto studioso di memorie storiche ma, giusto per ripristinare un minimo di verità, diciamo che
a) il nome Orsomarso è attestato per la prima volta nell’elenco dei paesi compresi nella Diocesi di Policastro, risalente al XII secolo; che in un atto notarile conservato negli archivi vaticani risalente allo stesso periodo si ritrova la firma di “Oursos Marsos”, il funzionario bizantino, che era il comandante del guarnigione di soldati (‘’turmarca’’) che reggeva le sorti del castello e del borgo esistente attorno all’attuale torre dell’orologio.
b) il patrono di Orsomarso è fino ad oggi San Sebastiano la cui festa cade il 20 gennaio di ogni anno; forse colui che ha compilato l’opuscolo, nella fretta di completarlo, ha assegnato ad Orsomarso come festa patronale la data del 2 luglio, Madonna delle Grazie, che però si festeggia a Verbicaro.
Non ci soffermiamo per non infierire ulteriormente su altre inesattezze e amenità contenute nella paginetta dell’Accademia, non possiamo però fare a meno di invitare questi studiosi “estivi” di fare più attenzione in futuro. Diversamente rendono un pessimo servizio sia ai turisti che leggono questi opuscoli, che ai centri del comprensorio interessati dalle loro fantasiose ricostruzioni storiche.
(san.pio.gio.)
31/07/2004

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/orsomarso/2004/falsi-d%27autore.aspx
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