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Con solenne messa presieduta da mons. Antonio Cantisani iniziate le celebrazioni della festa di sant'Anna

ORSOMARSO - Con una solenne celebrazione eucaristica presieduta all'arcivescovo emerito di Catanzaro Antonio Cantisani e l'inizio del settenario di preghiere, ha avuto inizio lunedì 26 pomeriggio il tradizionale ed intenso percorso religioso in onore di sant'Anna, considerata da sempre co-patrona di Orsomarso insieme a san Sebastiano, che si concluderà domenica prossima con la consueta processione per le vie del paese, i fuochi d'artificio e la festa in piazza.

Si tratta di un evento particolarmente importante per l'intera comunità orsomarsese, che cade in un periodo dell'anno nel quale moltissimi nativi ed originari del piccolo borgo dell'entroterra alto tirrenico tornano a trovare amici e parenti e sembra quasi che, partecipando ai riti e alle cerimonie organizzate per la festa della "nonna di Gesù", si riconcilino con il loro paese e con la propria memoria storica.

Molto intensa e partecipata è stata la messa celebrata ieri pomeriggio nella parrocchiale di San Giovanni Battista di Orsomarso. Il parroco don Mario Spinicci nel suo saluto introduttivo rivolto a mons. Cantisani ha voluto ricordare l'importanza del presule nel cammino spirituale suo personale e di tutta la Chiesa calabrese che lo ha visto impegnato in modo diretto ed incisivo prima come vescovo di Rossano e poi del capoluogo di regione.

L'ottantaquattrenne presule nella sua omelia ha tenuto una vera e propria lectio magistralis toccando quelli che sono i temi più attuali che investono la società del terzo millennio: la famiglia, i figli, la formazione. Con un linguaggio chiaro ed efficace, ricco di riferimenti biblici puntuali, e con frequenti citazioni di papa Giovanni Paolo II, l'arcivescovo emerito di Catanzaro ha delineato quelle che sono le grandi priorità dell'impegno cristiano in una società che ha estremamente bisogno di uomini e donne che si impegnino in modo consapevole e responsabile per la costruzione di un mondo più umano di vera pace, a partire proprio dalle mura domestiche, dalla famiglia, dai rapporti tra i coniugi e con i figli. Dove questi ultimi devono essere posti "al centro" ma non devono mai essere "il centro", che è invece proprio quello che un uomo ed una donna diventano nel momento in cui decidono di costituirsi in una famiglia.

Pio G. Sangiovanni
27/07/2010

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/orsomarso/2010/eventi/festeggiamenti-di-sant%27anna.aspx
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