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La luce della Pasqua che rimane con i Discepoli e con la quale anche noi camminiamo

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - «Avvolti nello stesso mistero di luce!». Si potrebbe riassumere in questa frase la "realtà" che celebriamo nella liturgia. È la luce che avvolge Gesù, mentre "si stacca" e "viene portato in cielo", ma è la luce che permane e illumina i suoi discepoli, che di lì a poco, tramite lo Spirito Santo, capiranno tutto ciò che finora non hanno capito. Insomma è la luce della Pasqua, che rimane con loro e nella quale anche noi camminiamo. La seconda lettura ci lascia immaginare questo chiarore come qualcosa che, nella carne risuscitata di Cristo, unisce continuamente la terra e il cielo, il punto d'arrivo e il nostro attraversamento terreno. Ci sono indicate anche le conseguenze di questo stato meraviglioso che si è dispiegato per noi: testimoniare ogni giorno la luce dell'aldilà, con i fatti e con i gesti, con l'uso delle nostre cose e del nostro denaro, con la condivisione delle nostre doti e dei nostri problemi. Lo stesso mistero di luce, che ha afferrato Gesù e illuminato i discepoli, dà la consistenza dell'Eterno alle nostre vicende e ai nostri giorni, nonostante essi ci appaiano così limitati e insignificanti.

PREGHIERA
Tu benedici, i tuoi discepoli, Gesù,
mentre quella stessa forza
che Ti ridiede la vita, Ti riporta nel cielo.
Tu ci lasci solo apparentemente,
mentre ci affidi l'annuncio
della conversione e del perdono
da portare in ogni angolo della terra.
Ti preghiamo allora:
aiutaci a conservare senza incertezze
la speranza che ci ha rigenerati.
Solo essa ci rende possibile traforare
attraverso di Te ogni momento di questo tempo
per appenderlo all'Eternità nella quale Tu sei.
Da Te sostenuti, possiamo riguardare ogni cosa
come frammento di un grande disegno,
dove volti, esperienze ed eventi
sono perle della stessa collana. Amen! (GM/20/05/07)

Atti (1,1-11) - Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. ... Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo»...Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».

Ebrei (9,24-10,19-23) - Cristo non è entrato in un santuario costruito dagli uomini, che sarebbe solo un'immagine del santuario vero. Egli è entrato proprio nel cielo, e ora si presenta davanti a Dio per noi ... Così, fratelli, ora siamo liberi di entrare nel luogo santo del cielo, grazie alla morte di Cristo. Egli ci ha aperto una via nuova e vivente, attraverso quel velo che è il suo corpo. Adesso abbiamo un sommo sacerdote a capo del vero santuario di Dio. Dunque, avviciniamoci a Dio con cuore sincero, e con piena fiducia; i nostri cuori siano purificati da ogni falsa coscienza, e i nostri corpi siano lavati da acqua pura. Conserviamo senza incertezze la speranza che dichiariamo di avere, perché Dio mantiene le sue promesse.

Luca (24,46-53) - In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

15/05/2010

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/locandina-2010/ascensione-di-gesu%27-2010-(anno-c).aspx
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