Comunicato stampa Ass. La Scossa
I dati dell'osservazione regionale confermano il ripascimento naturale nell'area. Evidente,invece, l'erosione della costa nella zona sud della cittadina.
I dati del quadro territoriale regionale paesaggistico confermano il ripascimento naturale della spiaggia di Scalea nell'area della Torre Talao e l'insabbimento definitivo della scogliera Ajnella, ma anche un evidente erosione costiera nella zona Sud della cittadina, dove sembra che il mare ritorni sui suoi passi. Il QTRP redatto dal dipartimento urbanistica e governo del territorio della Regione Calabria, in pratica la carta delle aree soggette ad erosione costiera delineata a Dicembre 2009, relativo allo studio del laboratorio Carthema - dipartimento scienze della terra dell'Unical, l'università della Calabria, elaborato su un periodo di osservazione scientifico che va dal 1968 al 1998, non lascia indugi sulla linea della costa.
Nello studio urbanistico, attualmente in possesso solo delle Università calabresi e prossimamente consultabile direttamente dal sito della Regione Calabria, si evidenzia chiaramente un incremento della linea di spiaggia attuale di oltre 25 metri, dell'area della scogliera Ajnella e della torre Talao.
L'insabbiamento degli scogli, già verificabile nei nostri giorni, dovuto al movimento delle correnti marine che trasportano detriti da erosione naturale , in realtà è noto fin dagli anni 60, ma questo studio accerta scientificamente e senza ombra di dubbio che quello che affermavamo noi de La Scossa sulla questione di un eventuale porto attorno alla torre Talao in realtà, anche sottovalutando i quesiti ambientali, è controproducente dal punto di vista del ritorno economico, perché la struttura diverrebbe un porto da terra ferma e, nei prossimi anni, un parcheggio di sabbia per auto.
Ma lasciando da parte la questione portuale a Scalea, occorre sottolineare che il quadro territoriale regionale paesaggistico, oltre a specificare l'insabbiamento dell' Ajnella nei prossimi 5 anni, avverte una preoccupante erosione della costa a sud dell'abitato e un decremento della linea dell'attuale spiaggia da 5 a 25 metri. In pratica un preoccupante ritorno del mare su aree dove oggi persistono stabilimenti balneari e campeggi, che parte dalle zone demaniali vicine all'Hotel Parco dei Principi, fino a superare le spiagge del comune di Santa Maria Del Cedro. Una previsione accertata questa che andrebbe affrontata con delle misure di sicurezza adeguate a proteggere quelle realtà turistiche ricettive importanti per la micro-economia di Scalea. Di fatti, attualmente, pare proprio che la linea della costa di quelle aree demaniali sia arretrata di almeno 7 metri rispetto alla stagione scorsa e in prospettiva la situazione non si presenta per niente rosea, specialmente se il mare in quel tratto continuerà a rientrare nei prossimi 20 anni.
Scalea lì 30/04/2010
Il Presidente dell'associazione La Scossa
Antonio Pappaterra