ORSOMARSO - "Briganti ad Orsomarso nel periodo napoleonico". Di questo intrigante ed affascinante argomento si discuterà questa sera su iniziativa di Abystron. Un appuntamento che fa seguito all'interessante giornata del 30 dicembre dello scorso anno dedicata alla visita ad uno dei siti di archeologia medievale più interessanti del territorio fra le valli dei fiumi Lao e Argentino, che si è conclusa con l'incontro con Felice Cesarino, autore del romanzo "Il profumo del cedro" dell'editore Guida, Napoli, 2007.
Un'opera suggestiva ambientata proprio nei luoghi simbolo, cuore dell'Eparchia monastica del Mercurion che, sul modello de "Il nome della rosa" di Umberto Eco, si inserisce nel fortunato genere del giallo ambientato nella storia medievale con tanto di intrighi ed intrecci che coinvolgono la sfera politico-diplomatica ma anche la dimensione più specificamente privata e passionale che investe l'animo umano in ogni tempo. L'associazione culturale Abystron, dunque, con l'inizio del nuovo anno propone, in perfetta continuità con la sua quindicennale attività, la riflessione su un argomento come il fenomeno del brigantaggio profondamente radicato nell'immaginario collettivo della comunità locale e che ha sempre evocato episodi fra il tragico e l'epico, avvolti nel mistero e dei quali si è sempre parlato sottovoce quasi a voler scongiurare il ritorno di fantasmi tanto temuti ed ammirati nello stesso tempo.
L'incontro di questa sera è nato dalla collaborazione con un'associazione naturalistica che pratica gli sport fluviali che, accanto alle normali attività che in questo caso ruotano attorno al Lao e all'Argentino, ha voluto inserire un approfondimento di tipo storico-culturale che rappresentasse l'occasione per offrire elementi di conoscenza più diretta di questi luoghi con l'aggiunta di tematiche di assoluto interesse e suggestione.
L'appuntamento è per le ore 18 nella ex cappella della confraternita del Rosario, divenuta ormai punto di riferimento degli incontri culturali e di approfondimento organizzati da Abystron. Un luogo riservato nel centro storico di Orsomarso, distante dal chiacchiericcio confuso ed indistinto delle luci della ribalta; una scelta strategica non casuale che vuole segnare anche la chiara volontà di rivitalizzare e valorizzare la parte più antica del paese invitando, nel contempo, a riprendere la buona attitudine alla ricerca e alla riflessione su eventi che hanno segnato profondamente la storia dei nostri territori e il nostro modo di essere.