ALTO TIRRENO- I lavoratori pendolari che utilizzano quotidianamente il treno nella tratta Cosenza-Sapri tornano a far sentire la loro voce. I toni sono abbastanza pacati ed all'insegna della buona educazione ma fra le righe della lettera sottoscritta dai rappresentanti del Comitato, Antonella Cosentino, Vincenzo Sangiovanni, Filippo Matellicani e Vito Laino, si coglie tutta l'amarezza e la preoccupazione di chi, evidentemente, è stato sempre considerato, nella cosiddetta logica aziendale un semplice numero. Preoccupazione, dunque, ma anche la consapevolezza dei propri diritti ad essere informati e coinvolti nelle scelte che vengono adottate e che li riguardano direttamente in quanto cittadini e utenti. La questione stavolta riguarda i nuovi orari e la riorganizzazione del servizio dei treni di linea Cosenza-Paola-Sapri che andranno in vigore fra un paio di settimane e che, evidentemente, sembrano fatti a posta per aumentare i disagi di chi quei treni deve utilizzarli ogni giorno per andare al lavoro.
"In relazione alla paventata soppressione di alcuni treni sulla tratta Cosenza-Sapri prevista dal nuovo orario che entrerà in vigore dal 13 dicembre prossimo - scrivono i rappresentanti del Comitato dei pendolari - ed in particolare riguardo all'eventuale soppressione del treno regionale 2432 delle ore 14,25 (Cosenza-Napoli), considerato che lo stesso copre una fascia ad alta frequentazione di pendolari che lavorano a Cosenza in svariati uffici con consueto orario di lavoro 8-14; che l'eventuale posticipo del treno 2432 alle ore 14,50, creerebbe un notevole disagio essendo il primo treno utile per i pendolari che svolgono il loro servizio di lavoro fino alle ore 14; si chiede che sia assicurato, ovvero venga tenuto in essere, il servizio di trasporto che copre la fascia oraria a più alta frequentazione di pendolari, col mantenimento di un convoglio che parta dalla stazione di Cosenza allo stesso orario del treno 2432 o il posticipo del treno 12696 da Cosenza per Sapri delle ore 13,50 il cui orario di partenza è poco conciliabile con gli orari di chiusura degli uffici. Si chiede inoltre di voler rivedere anche i tempi di percorrenza dello stesso, ottimizzandoli, in quanto, ad oggi, risultano ampliamente dilatati (es. sosta 10-12 minuti a Paola, 8-10 minuti a Bonifati e 10-12 minuti a Grisolia). A giustificazione di quanto sopra - aggiungono - si evidenzia che per percorrere 96 km da Cosenza a Praia a Mare si impiega 1 ora e 50 minuti, ovviamente senza tener conto dei consueti ritardi ed inconvenienti vari che non mancano, quindi con una velocità media di circa 47,5 km/h vi sembra possibile?"
Il ragionamento dei pendolari che, a quanto pare hanno imparato bene l'arte della pazienza, alla luce di quei tempi ‘'normali'' di percorrenza, va direttamente al cuore del problema e viene sottoposto all'attenzione della Direzione Regionale di Trenitalia, al Prefetto di Cosenza Melchiorre Fallica, al Presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero, all'Assessore Regionale ai Trasporti Demetrio Naccari Carlizzi, al Presidente della Provincia di Cosenza Gerardo Mario Oliverio, all'Assessore ai Trasporti della Provincia di Cosenza Giovanni Forciniti, a tutti i 36 Consiglieri Provinciali della Provincia di Cosenza e al sig. Cauteruccio Vincenzo della Federconsumatori di Cosenza.
Ed ecco le conclusioni della missiva: "In ultimo si fa presente che ogni qualvolta che si cambia l'orario si riscontra un peggioramento dei servizi in termini di numero di corse, di orari e tempi di percorrenza. Pur riconoscendo esigenze di razionalizzazione tale operazione non può rescindere dal coinvolgimento dell'utenza e dalla verifica della maggiore o minore frequenza, in relazione agli orari, sui convogli. Un miglioramento dei servizi deve, a nostro giudizio, coinvolgere in primis gli utenti".