ORSOMARSO - La situazione politica a Orsomarso torna ad ingarbugliarsi quando ormai manca poco più di una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste. Il dottor Gino Candia, che aveva accolto l’invito di candidarsi a sindaco alla guida di una lista unitaria che raccogliesse le espressioni di tutti i gruppi politici presenti ad Orsomarso, ha gettato la spugna comunicando la sua decisione in una lettera aperta ai cittadini.
“Con sincero e sofferto rammarico – scrive l’ex medico di base del piccolo centro del parco del Pollino – sono costretto a comunicare a voi tutti, che gli sforzi profusi per giungere alla formazione di una lista rappresentativa della massima unione possibile degli orsomarsesi, non hanno sortito gli effetti sperati. Come già comunicato in precedenza, il mio intento era di cercare di creare un attimo di pace e di unione nella popolazione, anche per esprimere una compagine amministrativa qualitativamente elevata, capace di affrontare le sfide future con la dovuta competenza. Purtroppo – prosegue Gino Candia – ho dovuto constatare che ancora non esistono le condizioni per pervenire ad un risultato che io ritenevo, ma che tutti voi avete sempre auspicato, veramente significativo per il bene del paese. Pertanto, avendo dato il mio assenso per la formazione di una lista unitaria ed essendo venuto meno tale presupposto, ritengo corretto ritirare la mia candidatura, sgombrando il campo a quanti vorranno impegnarsi, sotto altre forme. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto e permesso il mio tentativo con sincerità e i tanti che hanno sollecitato la mia partecipazione e formulo l’augurio più sincero che, almeno questa volta – conclude la lettera – si riesca a dare ad Orsomarso una Amministrazione da parte di quanti si dicono di amare questa terra”.
Una decisione, quella di Gino Candia che, se pure espressa in modo garbato e semplice, secondo il suo stile, lascia trasparire tutta l’amarezza e la delusione di chi dopo aver speso una vita al servizio della comunità, si era messo a disposizione per cercare di realizzare un progetto che superasse le divisioni e lacerazioni profonde esistenti in paese costruendo un’amministrazione solida e competente. Adesso tutto sembra ripiombare nel caos più profondo, mentre sullo sfondo si profila lo spettro di un nuovo fallimento e del commissariamento.
