Selecontrollori di cinghiali, al via il corso della Provincia di Cosenza.
CASTROVILLARI (CS) – E' iniziato stamani, a Castrovillari, il corso della Provincia di Cosenza per selecontrollori di cinghiali. Nella sala conferenze della Comunità del Parco, i due enti, Parco Nazionale del Pollino e Provincia di Cosenza, hanno salutato circa cento persone ammesse a partecipare al corso: 32 ore di lezioni frontali, suddivise in 4 giorni, ed una giornata per le prove di tiro in poligono.
All'incontro hanno partecipato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, l'assessore provinciale alla Caccia, Pietro Mari, il comandante la Polizia provinciale, Giuseppe Colaiacovo e il comandante del CTA del CFS del Parco del Pollino, Francesco Alberti.
Il corso - organizzato dalla Provincia di Cosenza che forma i selecontrollori (ben 520 in tutta la provincia, duecento nell'area del Parco con i corsi avviati a Castrovillari e a Cetraro) è stato sollecitato anche dal Parco per "uscire dall'emergenza - ha spiegato il presidente Pappaterra - dovuta alla massiccia presenza di ungulati nel territorio protetto, causa di danni alle colture e di rischi per l'incolumità pubblica. Solo i danni da fauna selvatica - ha detto Pappaterra - ammontano a 800mila euro. Il Piano di controllo della specie, attivato lo scorso ottobre - ha continuato Pappaterra - è stato sinora insufficiente, pertanto si è reso necessario modificare il regolamento in alcuni punti e richiedere alla Provincia la formazione di nuovi selecontrollori". Pappaterra ha ringraziato i futuri selecontrollori per l'aiuto che vorranno dare al Parco, lavorando al suo fianco, per contribuire a risolvere un problema molto sentito dalle popolazioni. "E' un atto di fiducia - ha fatto notare Pappaterra - che noi riponiamo nella piena responsabilità di chi andrà ad operare per il Parco al fine di arginare un fenomeno che crea grande nocumento ai residenti".
La Provincia di Cosenza, che aveva già formato ottanta selecontrollori, ha accolto la richiesta del Parco e di numerosi amministratori ed ha ricevuto molte più domande del previsto.
"Il corso - ha spiegato l'assessore Mari - vede impegnati tutti i cacciatori della provincia in cinque sezioni una delle quali si svolge a Castrovillari e che raccoglie circa cento domande, un'altra a Cetraro dove sono interessati altri cento cacciatori che afferiscono alle zone del Parco. Mi sembra un'operazione particolarmente importante - ha commentato l'amministratore - perché è il momento in cui si possono affrontare aspetti di carattere tecnico ed anche approfondire aspetti dell'attività venatoria che molte volte vengono trascurati e che invece hanno necessità di essere approfondite. Possono così, infatti, diventare patrimonio del mondo venatorio che molte volte è un mondo diviso, che non produce opinione e che soprattutto non riesce a farsi sentire. Parlando con i cacciatori mi sono convinto - ha concluso Mari - che il mondo venatorio è un mondo da ascoltare perché vive le realtà degli ecosistemi sostenibili, ed anche nelle aree protette i contributi che può dare sono contributi che mirano a preservare l'ambiente e a mantenere l'equilibrio necessario".
"Il corso, coordinato dalla Polizia provinciale - ha spiegato il comandante Giuseppe Colaiacovo - prevede un programma articolato per dare le nozioni fondamentali a chi dovrà fare questo delicatissimo lavoro all'interno della aree protette. Si tratterà con un biologo della biologia del cinghiale, con i veterinari del trattamento del cinghiale una volta avvenuto l'abbattimento e ci sarà un corso di pronto soccorso tenuto da un medico. Infine un esperto di armi spiegherà le tecniche di tiro per l'abbattimento dei cinghiali".
Il coordinatore del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato del Parco, Alberti ha fornito indicazioni tecniche ai cacciatori ed ha risposto alle loro domande.
infoParco - (ROBERTO FITTIPALDI), 18 aprile 2009