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Pasqua di resurrezione: invito a cercare le cose di lassù

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - È domenica di Pasqua, domenica di risurrezione e l’augurio reciproco più bello può essere l’invito di Paolo a cercare «le cose di lassù dove è Cristo, seduto alla destra di Dio». Il termine usato (fronéō) indica il rivolgere la propria mente a qualcosa e anche il conformare il proprio pensiero a quello di qualcuno, “prendendo la sua stessa mente”. Se l’appellativo “cristiani”, con cui ci chiamiamo, ha un senso, è proprio in questa direzione. È la direzione da dare ai propri pensieri, ma soprattutto alla nostra vita. I giorni precedenti ci hanno mostrato quali erano i pensieri di Gesù nell’affrontare la sua ora decisiva: indirizzare il proprio essere al Padre, nonostante il suo apparente abbandono, abbracciare l’amore abbracciando la croce, non lasciare impigliare il proprio cuore nell’odio che lo circondava, ma indicare che si può e talvolta si deve morire per amore. La risurrezione è la sconvolgente vittoria di ciò che umanamente sembrava e ancora può sembrare perdente. Rivolgere se stessi verso Cristo risorto significa saper risorgere, innalzandoci oltre i nostri limiti, perché questi sono stati già forzati da Cristo e con lui ci siamo spostati in avanti e più in alto. BUONA PASQUA!

PREGHIERA
Come questo bambino,
su un’isola di un oceano lontano
guardo anch’io verso l’alto,
stupito della vita intorno a me,
mentre con i miei fratelli
mi riavvio verso il futuro.
Semplice e sereno alzo anch’io gli occhi
verso il cielo, coronato dei fiori della festa,
e dico a Te tutta la mia gratitudine, Gesù,
perché l’usura del tempo
non ha scalfito la capacità di commuovermi
al racconto della Tua passione,
né di trasalire di gioia indicibile
nella notte di Pasqua.
Mi sento oggi parte della Tua stessa sorte,
la sorte beata e gloriosa
di chi ha già vinto la morte non solo per sé
ma per noi tutti! Grazie, Signore! Amen!
(GM/12/04/09)

Colossesi (3,1-4) - Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Dal vangelo secondo Giovanni (20,1-9) - Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

11/04/2009

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/2009/domenica-di-pasqua-2009-www_puntopace_net.aspx
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