|Calabria
La replica dei ribelli ai dirigenti Ds
Non accenna a placarsi lo scontro nei Ds di Praia a Mare che, a colpi di documenti di risposte e contro risposte, stanno occupando la scena politica estiva nel centro turistico dell’alto Tirreno cosentino. Dopo la decisa presa di posizione congiunta del Segretario di Federazione Mario Franchino e del coordinatore zonale Battista Maulicino che, in qualche modo, avevano zittito quelli che si erano definiti il ‘’legittimo direttivo Ds’’ di Praia a Mare indicando anche gli iscritti abilitati a parlare ufficialmente a nome e per conto del partito della quercia, ecco nuovamente i ‘’defenestrati’’ che rispondono con altrettanta energia, decisi a non mollare.
“No caro segretario di Federazione – si legge nel documento – non siamo dei privati cittadini e non ci costringerete a tanto, non siamo un gruppetto, siamo un folto numero di compagni che militano da molti anni in questo partito e che pretendono rispetto per le loro idee, che in tutti questi mesi hanno solo chiesto verità e giustizia contro le angherie ed i soprusi nei nostri confronti. Alcuni di noi rappresentano il legittimo organo dirigente della Unità di Base di Praia a Mare, eletti dall’ultimo congresso del partito, quello che noi riconosciamo quale unico legittimo titolare della sovranità della base. Voi invece avete voluto imporre illegittimamente uno sparuto gruppo a capo del partito a Praia a Mare che non ha alcuna credibilità e consenso politico nella base. Questo è un fatto. In tale modo è stata scritta una brutta pagina di vita democratica che non fa onore al nostro partito”. Gli ex dirigenti respingono poi con fermezza anche il fatto di aver messo in dubbio la loro “fedeltà al partito” in occasione delle ultime elezioni provinciali, quando il Ds aveva ottenuto un misero 2,7%.
“E’ vero – insistono – avete convocato un congresso straordinario in modo illegittimo, indetto in violazione dello statuto, convocato all’insaputa di tutti, perché? Il Partito non è proprietà personale né di Battista Maulicino, né del Segretario di Federazione; il Partito è un bene di tutti i compagni e nessuno se ne può appropriare, a nessuno è dato il diritto di stravolgerne le regole. Contro tale illegittima ed a noi ignota convocazione di un congresso straordinario è stato presentato ricorso da più di 20 compagni di Praia a Mare agli Organi di Garanzia”. Si passa a questo punto alle contestazioni formali riguardanti il fatto che sarebbe falsa l’accusa di aver scelto di non rinnovare la tessera nel 2003 che, invece non sarebbe stata loro mai consegnata dalla Federazione, nonostante la richiesta fosse stata inoltrata. Viene, inoltre rigettata anche l’affermazione di aver volutamente scelto di non partecipare al congresso straordinario per il semplice motivo che nessuno di loro sarebbe stato mai convocato in modo formalmente corretto.
“Infine – conclude il documento – una replica a quella che è una vostra ossessione, non la nostra: l’Amministrazione comunale di Praia a Mare, evidentemente e sorprendentemente scomoda ad alcuni di voi, malgrado i numerosi voti portati all’Ulivo. Noi non abbiamo mai avuto il bisogno di difendere l’Amministrazione di Praia a Mare dagli attacchi degli avversari politici. L’abbiamo dovuta stranamente difendere da voi che dovevate essere dalla nostra parte, invece ci accusavate di essere appiattiti senza indicare su chi o su cosa eravamo appiattiti. Comunque è meglio essere appiattiti, come voi sostenete, su un’Amministrazione di centro sinistra che sostenere con l’appoggio della destra un’amministrazione con il marchio originario di Forza Italia, come è avvenuto a Diamante”.
(17 luglio ’04) Pubbl. su La Provincia cosentina
(san.pio.gio.)
26/07/2004
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Fonte:
http://www.abystron.org/expo/calabria/precedenti/paesi/praia-a-mare/controreplica-ds.aspx
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