La Scossa: Sindaco, ma cosa fanno le ruspe a via dei Lucani? Sono iniziati i lavori per un giardino pubblico vicino alla stazione dei Vigili del Fuoco? Sembra che in quel terreno comunale si stia costruendo un altro Centro Commerciale.
SCALEA - Doveva essere un giardino pubblico quello che bisognava realizzare sul lato sud della stazione dei Vigili del Fuoco. Attualmente, invece, non si sa con esattezza che cosa avverrà nella zona interessata da evidenti lavori di movimentazione meccanica. Nel sito in questione, fra via dei Lucani e via Fiume Lao, la vecchia amministrazione comunale aveva individuato l'area, ora occupata da mezzi e uomini di una ditta di costruzioni di Scalea, come terreno da adibire a giardino pubblico, e sembra che questa prerogativa era dettata anche dal Piano Regolatore Generale della cittadina. Oggi, nella realtà, sul lato esposto alle carreggiate, ci ritroviamo un muro di lamiera alto tre metri, innalzato d'impatto nel periodo di Natale, e nessuno comprende, con certezza, che tipo di intervento è previsto nell'area dei lavori già iniziati. Fuori dal luogo della recinzione, fino al 13 Gennaio 2009, non è stata esposta nessuna tabella allo scopo di indicare, come previsto dalle legge, progettisti, esecutori, direttori dei lavori, addetti alla sicurezza, ditte operanti, oggetto dei lavori, concessione edilizia, inizio e fine dell'autorizzazione del procedere dei lavori, orari di apertura e chiusura cantiere ed eventuali tabelle stradali che indicano movimento mezzi, cantiere aperto. In pratica si vede solo un muro, ovviamente, alto per motivi di sicurezza, ma che nasconde un opera che dovrebbe essere di dominio pubblico.
E' lecito dunque chiedere al Sindaco di Scalea e all'amministrazione comunale la domanda: ma cosa fanno le ruspe a via dei Lucani? In un terreno che fino ad ieri era di proprietà comunale, visto che non si conosce pubblicamente l'oggetto dei lavori in merito e non si conoscono le procedure che hanno portato a stravolgere un area che in previsione doveva essere adibita a scopi sociali. Dalle voci che corrono nelle strade della città, sembra che il suddetto terreno comunale sia stato venduto ad una ditta di Scalea al prezzo di 2,5 Euro a metro quadro, senza asta, incanto e senza procedura di gara, per questo chiedo ancora al Sindaco di Scalea, dott. Mario Russo, se è vero che è stata adottata una procedura anomala al fine di vendere questo tipo di patrimonio pubblico; con che motivazione, scopo ed eventuali indici urbanistici è stato venduto; se è vero che è stato modificato il piano regolatore proprio per agevolare l'opera di costruzione di un Centro Commerciale in quel terreno comunale; se è vero che l'oggetto dei lavori è la costruzione, appunto, di un grande supermercato e non quella di un giardino pubblico con laghetto e chiosco, come previsto, o era descritto dal piano regolatore urbano ancora vigente. Domande lecite a cui va data una risposta trasparente proprio per definire con certezza la verità della questione posta e arginare il dubbio di operosità dell'amministrazione comunale. Quesiti esposti, di natura politica, che si rivolgono anche all'intero consiglio comunale e agli assessori competenti in materia urbanistica e bilancio.
Sul Caso ritengo opportuno chiedere l'opinione dell'assessore all'urbanistica, dott. Angelo Cantisani, in modo diretto: a cosa serve quel buco nel terreno nella vecchia c.da Arenella, fra via dei Lucani e via Fiume Lao, nei pressi della stazione dei Vigili del Fuoco? E in particolar modo chiedo allo stesso, riconoscendo la sua particolare sensibilità nei temi sociali, se a Scalea il modo con la quale si attuano determinate scelte urbanistiche, importanti per mantenere il benessere della cittadina e renderlo sostenibile nel tempo, non ha influito nel generare “uno status non egualitario permanente di povertà e a determinare un solco antidemocratico”, fra cittadini ritenuti di Serie A e cittadini segnati per restare in serie B.
Antonio Pappaterra - Presidente associazione “La Scossa”