La Scossa chiede un incontro sul Porto di Torre Talao ai dirigenti e all'assemblea del PD cittadino. Pappaterra: Sulla costruzione della nuova struttura, i consiglieri di minoranza, hanno espresso un opinione diversa da quella del Partito d'appartenenza. Sulla questione si chiede un chiarimento sulla scelta del sito anche ai consiglieri Bergamo, Ciancio e Introini.
SCALEA - Oltre alla propaganda del sindaco Russo, risulta più evidente l'opinione espressa dai consiglieri di minoranza Ciancio e Introini. Dal comunicato emanato ufficialmente nei giorni scorsi sembra che gli esponenti del Pd cittadino siano favorevoli alla costruzione del Porto Turistico di Torre Talao. Lasciando da parte, così, il parere dell'assemblea del partito d'appartenenza, che è favorevole alla costruzione di un Porto a Scalea, ma non nei pressi di Torre Talao, i consiglieri hanno praticamente fatto da cassa da risonanza alle “parole” del Sindaco sulle “potenzialità”, non scientificamente provate, di una struttura che, in caso di inizio lavori, andrà, molto probabilmente, a sconvolgere gli equilibri sociali e ambientali di tutto il comprensorio che gravita attorno la cittadina tirrenica. E' chiaro, prima di ogni cosa, a tutto il mondo della conoscenza, che senza un calcolo derivato dalla simulazione pratica del rischio ambientale di insabbiamento o di erosione della costa, quelle del Sindaco Mario Russo sono parole al vento.
Iniziare i lavori sottovalutando questa prerogativa, oltre alle evidenze economiche e sociali, significa tentare un vero e proprio attentato alla crescita della nostra società e fare una commissione consiliare che si occupi di controllare i lavori, così come proposto dagli stessi consiglieri di minoranza, potrebbe portare allo stesso risultato di quelle già viste, come, ad esempio, la costituita per il caso “San Giorgio Cartelle Pazze”, dove non si è vista ancora nessuna risposta sull'indagine conoscitiva relativa agli incassi da depositare al comune di Scalea da parte dell'ormai ex società San Giorgio Spa. Nel frattempo, infatti, la società che gestisce i tributi cittadini ha cambiato pure nome, in silenzio.
La posizione politica assunta dai consiglieri Ciancio e Introini sulla questione porto, fra l'altro,non è stata molto chiara nel comunicato apparso nei giorni scorsi e, dalle voci raccolte in strada, sembra che il PD di Scalea non ha accolto con favore l'idea di un porto attorno Torre Talao, ma ha chiaramente espresso che un Porto a Scalea si deve fare in zone adatte, escludendo l'ipotesi di una costruzione nel centro della città come quella paventata dal Sindaco Russo.
L'assemblea dei soci del PD sarebbe, in pratica, della stessa idea della maggioranza dei cittadini che hanno a cuore il futuro della città e delle associazioni che lottano contro l'edificazione incomprensibile della mega struttura attorno alla Torre del 1600. Quindi la Parafrasi dei consiglieri di minoranza Ciancio e Introini, se compresa bene, non sarebbe la linea politica adottata dello stesso partito. Per ciò, al fine di chiarire la questione in modo definitivo, riguardante l'idea del Porto a Scalea, chiedo, a nome dell'associazione che rappresento, un incontro con i consiglieri Ciancio, Introini e Bergamo e con l'assemblea dei soci del Partito Democratico di Scalea, al fine esclusivo espresso e per far fronte alla necessità di poter donare alla cittadina una proposta concreta di futuro e di “vere infrastrutture”.
Antonio Pappaterra - Presidente associazione La Scossa (Scalea lì 22/09/2008)