SCALEA - Preoccupata presa di posizione del Segretario provinciale Filbi-Uil Antonio Bloise sulla situazione finanziaria del Consorzio di Bonifica Valle Lao dove i dipendente ancora non hanno percepito lo stipendio del mese di luglio.
“Circa un mese fa – si legge in un comunicato stampa – abbiamo appreso dalla denuncia del sindaco di Fuscaldo Davide Gravina, membro del Consiglio dei delegati in rappresentanza dei comuni del comprensorio, di quanto grave sia la situazione del Consorzio di bonifica del Lao a causa del disavanzo complessivo, accertato con l’approvazione del conto consuntivo 2007, di circa tre milioni di euro. Situazione già più volte denunciata anche da altre sigle sindacali nel corso degli anni e della cui gravità è prova il mancato pagamento degli stipendi ordinari dei dipendenti che, ad oggi, non hanno percepito le spettanze di luglio 2008 per mancanza di fondi”.
Una denuncia preoccupata, quella di Antonio Bloise, che punta il dito contro la gestione dell’Ente di bonifica nella sua “nuova veste di Amministrazione ordinaria” guidata da Angelo Paravati, insediatasi lo scorso mese di aprile e che “anziché adoperarsi per la risoluzione dei problemi e proporre azioni di risanamento, si preoccupa di tacitare le aspettative più immediate, come la promozione di quattro dipendenti avanzati di livello con delibere adottate nel mese di agosto e che provocheranno un ulteriore aumento dei costi a carico dell’Ente”. Il Segretario della Filbi-Uil si schiera a tutela dei diritti dei lavoratori ma contesta anzitutto il metodo non propriamente democratico “dal momento che – aggiunge – le promozioni andrebbero, per legge e come da contratto nazionale collettivo, concordate con le Rsa/Rsu, cosa che invece non è stata fatta”.
Antonio Bloise, auspicando per il futuro una effettiva collaborazione a tutela delle sorti del Consorzio Valle Lao, si augura che l’impegno autunnale dell’Amministrazione sia volto alla ricerca e all’attuazione di serie misure di risanamento e rilancio dell’Ente che non possono non andare di pari passo “con la legalità e il rispetto delle norme contrattuali, stigmatizzando sin da ora eventuali futuri avanzamenti di carriera velleitari, inutili, infruttuosi e fortemente pregiudizievoli, quanto deprecabili”.
