ORSOMARSO - I Cittadini della Marina di Orsomarso protestano contro camion inerti e l’estrazione della sabbia nel fiume Lao.
I cittadini della c.da Marina di Orsomarso, protestano "ancora una volta dobbiamo continuare a vivere il disagio di una strada battuta e rovinata da i Camion che trasportano inerti", un'affermazione che suona come un allarme, anche dal punto di vista ambientale, ma è una dichiarazione che lascia spazio al sentimento di desolazione che da anni gli abitanti della zona si rassegnano a vivere. "Ora basta", afferma con coraggio Luigi Sarubbi, ex consigliere comunale di Orsomarso, residente nella zona vicino al cantiere di estrazione degli inerti che provengono dal letto del fiume Lao, "è inaudito continuare a veder rovinare una strada comunale fatta con i sacrifici dei residenti della c.da Marina. Non possiamo stare a guardare e ci appelliamo alle autorità per fermare questa inutile distruzione che si perpetra ininterrotta nei nostri confronti".
L’appello, rivolto al commissario prefettizio del comune di Orsomarso, Francesca Pezone, ai Carabinieri della stazione Carabinieri del comune guidati dal Maresciallo Angelo Marino e agli ambientalisti dl tirreno, vuole mettere in luce la situazione di precarietà del tratto viario che interessa la zona della c.da Marina,da sempre oggetto di utilizzo per estrazione di inerti da cave e da cantieri aperti nel fiume Lao.
Non è la prima volta,comunque, che cantieri per l’estrazione di inerti, aperti nei bracci morti del fiume, vengono autorizzati e concessi dall’ufficio del Genio Civile di Cosenza per opere di ripascimento spiagge o altro, e questa situazione, molto criticata dagli ecologisti in considerazione della rottura degli equilibri ambientali e geo-morfologici dei letti fluviali e delle arginature naturali, conseguenti a questo tipo di attività di sfruttamento, non fa altro che peggiorare le condizioni ambientali della c.da Marina, oltre che a danneggiare un tratto viario di collegamento importante.
La campagna del comune di Orsomarso, da anni, è interessata da uno sfruttamento selvaggio di estrazione, nel 2006 in consiglio comunale di Orsomarso deliberò contro l’apertura di Cave nel territorio proprio per limitare la portata di questi avvenimenti, ma le cave e i cantieri di estrazione della c.da Marina hanno continuato ad operare indisturbati senza intervenire sul ripristino del tratto viario che collega Marcellina ad Orsomarso, sulla quale i Camion della ditte di estrazione hanno lavorato. Intere colline sono state mangiate da questo tipo di attività e sono state abbandonate senza bonifica e interventi di recupero idrogeologico, dalla c.da Vallementa alla c.da Castiglione è una distruzione totale del territorio.
Alcuni lavori di estrazione erano persino legati alla costruzione dell’aviosuperfice di Scalea, costata alla comunità circa 26 miliardi di vecchie lire e ancora in evidente difficoltà di decollo e persino questo sacrificio, in termini di risorse naturali, non ha ripagato, le zone periferiche del comune di Orsomarso, con interventi di recupero. Attualmente La strada della c.da Marina è danneggiata e continua a decadere, non è bastato il fango sceso dalla cava abbandonata nel 2007, che allagò,fra l’altro, le case degli abitanti nelle vicinanze, ha rovinare il fondo stradale, oggi si continua a portare via da Orsomarso senza nulla dare in cambio, ma dall’appello accorato dei cittadini della c.da Marina si attende, ancora una volta, una risposta chiara che vada almeno ad intervenire sul recupero dell’infrastruttura e sulla sicurezza stradale del tratto viario urbano.
Antonio Pappaterra - 30 maggio 2008