SCALEA – Inevitabili prese di posizione sulla data fissata per le elezioni della dirigenza del Consorzio di
bonifica Valle del Lao di Scalea. La richiesta di traslare
l’appuntamento con le urne, fissato per il prossimo 6 aprile, si fa più corposa. Dall’altra parte però c’è la ferma opposizione a non fare cambiamenti da parte delle organizzazioni di categoria. Pacatamente moderato il
“consiglio” dell’assessore provinciale Arturo Riccetti.
Per quest’ultimo sarebbe giusto non condizionare il
periodo delle elezioni per il Parlamento, ma è anche
necessario non andare troppo lontano. Tra il 18 ed
il 20 aprile, è la data individuata dall’assessore Riccetti
che spiega: «E’ meglio che in un periodo così delicato
non si crei confusione, anche se le due elezioni non
hanno alcuna attinenza. È necessario, però, ritornare
ad una gestione non commissariale all’interno del
Valle Lao. Il presidente di un ente così importante deve
decidere sul futuro della struttura. Lo slittamento
di qualche giorno, una decina, è un segnale di rispetto
e non crea tensioni inutili. È chiaro che poi a me
non interessa se il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno,
ha persone vicine a lui che vorrebbero far spostare
l’appuntamento con le urne al consorzio».
Ma sulla questione interviene anche l’ex presidente
Agostino Fortunato che non ha gradito la ferma posizione
delle organizzazioni di categoria sulla data del 6 aprile.
«Finalmente – scrive in una nota - rispunta il presunto
senso di responsabilità dei politici e delle associazioni
di categoria. Dopo anni di silenzio, durante i quali è stato compiuto il più grave misfatto politico di un commissariamento durato quasi sei anni contro ogni tassativa norma di legge, si vogliono imporre elezioni, in aperto contrasto con le norme statutarie che stabiliscono di far svolgere il rinnovo delle cariche con la lista dei votanti aggiornata all'anno precedente della loro indizione, mentre quelle attuali si dovrebbero svolgere con la lista del 2002. Perché oggi tutta questa fretta?
Perché non si è provveduto all’aggiornamento delle liste? Si paventa forse aria di crisi alla Regione dopo le elezioni, che possa portare a breve anche a qualche svolta nella gestione del potere? Se ciò può tornare utile nei politici correnti non certo assolve però le associazioni di categoria che, per come proclamano, dovrebbero essere
fuori da tali giochi anche se dai fatti vengono però
smentiti. Lo dimostra, infatti, la loro acquiescenza
al misfatto dello scioglimento della vecchia amministrazione ordinaria e, ancor più, il loro silenzio al
protrarsi di un commissariamento che ha prodotto risultati non certamente positivi per l'ente se si pensa che, dal solo pulito di vista economico finanziario, si è già a diversi milioni di euro di passivo e ad una capacità produttiva pressoché zero».
Secondo Fortunato c’è l’appoggio unitario, da parte dell’associazioni, ad una lista unica, “espressio - ne del politico di turno”. Intanto, il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, ha fatto sapere di aver da tempo chiesto al presidente della Confederazione italiana agricoltori un incontro al quale avrebbero dovuto partecipare tutti i sindaci del comprensorio e nessuna risposta è pervenuta in merito a tale richiesta. «Questo silenzio – afferma Magorno - smentisce la dichiarata volontà dei firmatari della lettera di voler agire sinergicamente con gli enti territoriali e con gli amministratori locali».
Fonte: Il Quotidiano della Calabria (Matteo Cava) - 22 marzo 2008