ROTONDA (PZ) – Trentatre nuovi agenti forestali sono stati assegnati al Parco del Pollino e andranno a rafforzare i ventuno Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato in pianta stabile. In una lettera inviata al Capo del Corpo, Cesare Patrone, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra ha espresso la sua gratitudine per l'invio degli agenti che contribuiranno ad aumentare la sorveglianza del territorio e, quindi, anche a prevenire il fenomeno degli incendi che ha messo a dura prova il Parco l’estate scorsa. Fenomeno per il quale il Parco, con il suo Piano antincendio 2008 ha previsto l’impegno di un milione e mezzo di euro. Ora il personale del CTA (Coordinamento Territoriale Ambientale) può contare su oltre cento unità complessive.
Pappaterra, nella missiva inviata a Patrone, richiamando il Piano annuale Antincendio del Parco, "il primo ad essere presentato al Ministero dell'Ambiente", che lo stesso Pappaterra ha consegnato personalmente anche a Patrone, nei giorni scorsi, spiega che "il Parco pone in campo per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi uno sforzo economico straordinario pari a circa un milione e mezzo di Euro per raggiungere obiettivi importanti come l’acquisto di nuovi mezzi e attrezzature varie per primo intervento, la messa in sicurezza del territorio, l’istallazione di nuovi punti d’acqua, l’individuazione di nuovi punti d’avvistamento, l’attività di prevenzione, accentuata anche attraverso l’utilizzo delle associazioni di volontariato di protezione civile e le necessarie attività di informazione e sensibilizzazione".
"Sulla scorta della drammatica stagione del 2007 - continua Pappaterra - siamo ben consapevoli che questi sforzi rischiano di non essere sufficienti se non inseriti in un contesto più generale che deve vedere il ruolo fondamentale delle regioni in questo campo, e soprattutto se il territorio non è sottoposto ad un controllo costante da parte del Corpo Forestale dello Stato attraverso un’azione tesa all’applicazione delle norme, dei vincoli e delle prescrizioni esistenti che impedisca comportamenti a rischio". "Cosi come - prosegue Pappaterra - ove dovesse manifestarsi il fenomeno con la stessa recrudescenza dell’anno scorso, occorre individuare e consegnare all’autorità giudiziaria tutti coloro che si renderanno colpevoli del grave crimine di attentare al patrimonio ambientale e alla vita delle persone". "Sono convinto - conclude Pappaterra - che avendo realizzato con lei e con i suoi dirigenti regionali e il Coordinamento del CTA una proficua collaborazione, quest’anno saremo tutti posti in condizioni diverse per affrontare ogni eventuale emergenza, anche se ci auguriamo che quanto accaduto nel corso del 2007 non venga a ripetersi".
fonte: infoParco - 13 marzo 2008