La Scossa: partecipazione diretta dei cittadini

"Non è facile, ma credo che la riflessione dovrebbe puntare più su aperture che gettano fondamenta per il futuro. Una lista è cosa facile, quello difficile è fare una squadra che si relaziona bene e che lavora unita per fare e dare soluzioni. La risorse sono in mezzo ai cittadini e in alcuni casi sono i cittadini stessi, ma la mancanza di concordia e di dialogo non è un segnale positivo in questo momento. Orsomarso vive l'anonimato come abitudine, in un certo senso si è abituato ad esprimere le opinioni di nascosto e questo denota, oltre a mancanza di coraggio nell'agire, che per effettuare e determinare un cambiamento c'è bisogno di cambiare metodo di relazione.

Questo sottile e allo stesso tempo acuto ostracismo verso se stessi va abbattuto, altrimenti chiunque si cimenterà a governare il paese avrà di fronte a se il solito problema, il solito scoglio da superare rappresentato dall'invidia, dalla cattiveria, dalla conseguente mancanza di unione: fondamentale ingrediente di crescita sociale. E noi proponiamo di abbattere queste oscure divergenze con la partecipazione e, nel caso di una nostra aggregazione politica per le amministrative, di inserire nella programmazione esecutiva della futura amministrazione il metodo del consiglio aperto adottato dai cantoni svizzeri dell' Appenzell: dove persiste una forma di democrazia aperta e assembleare diretta.

Una formula questa che noi de "La Scossa" proponiamo per esercitare, attraverso l'uguaglianza e la ricerca di questo grande valore, l'opinione pubblica verso la consapevolezza del pensiero e rendere, nella partecipazione, tutti responsabili. Un modo alternativo di abbattere l'ostentata apatia e la voglia di gettare pietre nascondendo la mano che nell'ultimo decennio continua a imperversare le vie del paese. Ma è anche l'idea che accetta la sfida, che non è rappresentata da uomini o donne che vogliono competere per le amministrative. La sfida del futuro, quella che ognuno di noi combatte inconsapevolmente e quotidianamente, quella che ti fa desiderare e sognare un futuro migliore e il cambiamento. Il Paese ha bisogno di comunicare le esigenze attraverso volti che si vedono, nascondersi farebbe solo più male. Non è difficile trovare il coraggio per uscire fuori, occorre aprire le porte della coscienza e ritrovare la forza, alzare la testa, guardare la luce, in un certo modo sorridere, dimenticando il passato,ma non le ferite che insegnano, e ricominciare a combattere. Noi affronteremo la competizione elettorale con un aggregazione che accetta totalmente queste prerogative e con il coraggio di questa proposta.