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Alzati, rivestiti di luce perchè viene la tua luce

LA LOCANDINA di d. G. Mazzillo - "Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce!". L'invito del profeta è chiaro e forte. È rivolto a una città in rovina, davanti alle torri abbattute, al tempio distrutto e alle case ridotte in macerie. Echeggia davanti a sopravvissuti che sembrano aver perso ogni fierezza e ogni volontà di riscatto. Simili alla Gerusalemme di quel tempo sono tante situazioni esistenziali, nelle quali sembra impossibile qualsiasi reazione all'inedia rassegnata, che sopraggiunge sovente alla sventura. Quando siamo veramente colpiti in ciò che abbiamo di più caro, noi esseri umani preferiamo restare negli abiti di lutto e nell'oscurità del vittimismo, anziché spostarci verso la luce e farci inondare da essa. Accanto a questa penombra penosa, è da ricordare la notte oscura della violenza, che colpisce gli innocenti, mentre si alza verso il cielo il pianto di madri disperate, come leggiamo nel Vangelo subito dopo il viaggio dei Magi. Tuttavia, il grido di speranza si eleva anche in questa notte, mentre si intravede a fatica e ad intermittenza una stella, simile a quella che guidò i sacerdoti di Zoroastro (i Magi) verso Betlemme. Gerusalemme, la città azzerata e tuttavia chiamata a risorgere, è così l'emblema di ogni nostra storia devastata che sa lasciarsi inondare da una luce che viene da fuori, la luce ritrovata a Betlemme, nuovo punto di arrivo di ogni nostro umano viaggio e soprattutto nuovo punto di partenza.
(L’immagine (da “Servizio della Parola”) presenta i magi in viaggio nel deserto, con alcuni personaggi sui cammelli e altri a piedi, sotto un cielo stellato)

PREGHIERA
Grandissima fu la gioia dei Magi
nel ritrovare la stella,
quella persa nell'oscurità contagiosa
delle macchinazioni d'un tiranno
pronto a sterminare gli innocenti.
Quella notte, Signore si era spenta ogni luce
in Gerusalemme, come si spegne
in ogni luogo ove s'uccide la pietà...
Essa però era ricomparsa
nel riprendere il cammino,
perché non molto lontana da lì,
in quel borgo chiamato Betlemme,
Tu, Luce d'ogni luce,
brillavi e davi nuovo orientamento
a questa nostra storia tormentata...
Torna, Signore a brillare oggi
in tutti i nostri continenti,
perché persino una chiesa
in Kenya e in questi santi giorni del tuo Natale
è stata profanata dall'odio
ed è divampata l'inumanità,
uccidendo altri innocenti.
Gesù, lascia ancora brillare la tua luce,
oggi e sempre! Amen! (GM/06/01/08)

Vangelo di Matteo (2,1-12) - Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo. All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda,non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo. Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un altra strada fecero ritorno al loro paese.

Profeta Isaia (60,1-6) - La gloria del Signore brilla sopra di te. Dal libro del profeta Isaia Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.

06/01/2008

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/la-locandina-2008/gennaio-2008.aspx
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