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Il Pollino: un tesoro di natura, arte e storia

POLLINO - Italia Nostra Gruppo Interregionale Pollino intende contribuire alla protezione del patrimonio storico e ambientale, entrambi notevolmente preziosi, del parco naturale più grande d’Europa, unicamente perchè ritiene che essi costituiscono una ricchezza unica e irripetibile per l’Italia, l’Europa ed il Mondo, attualmente in pericolo per progetti antropici che non tengono conto delle peculiarità del territorio. D’altra parte essendo un’associazione consapevole che non è giusto dire solo “no” e basta, giacchè non è facile per chi vive nel comprensorio del Parco affrontare una realtà fatta non solo di natura, ma molte volte di isolamento geografico e di poche risorse economiche di cui avvalersi, INGP affianca alle proprie osservazioni, a volte critiche ma necessarie in base agli obiettivi ed ai compiti istituzionali di Italia Nostra, nuove proposte tenendo conto delle tecnologie sostenibili o di esperienze maturate in situazioni simili presso realtà progredite d’Europa.

Alcuni esempi: INGP dice no allo sfruttamento delle biomasse naturali prelevate dalle aree protette ed all’eolico in aree IBA (Important Bird Areas) e ZPS (Zone di Protezione Speciale), ma dice si allo sfruttamento dell’energia solare. Dal momento che purtroppo enormi estensioni di cemento invadono le coste, si tappezzino pure di pannelli solari e si creino centrali solari in aree estese cementificate o asfaltate inutilmente. INGP dice no ad un adeguamento costosissimo della s.p. Scalea Mormanno che prevede tratti nuovi (come quelli presso il SIC “Valle del Fiume Lao”), oltre a tunnel e viadotti nel Parco del Pollino.

INGP dice si ad un adeguamento della Scalea Mormanno fatto di smussamento delle curve più difficili e di miglioramento della qualità del manto stradale ed in più propone di investire nella riapertura delle ferrovie Calabro-Lucane e per quanto riguarda i collegamenti virtuali, altrettanto necessari, che si dia la possibilità ai residenti del Parco di avere contratti vantaggiosi di navigazione Internet veloce. INGP dice di no a interventi fatti col cemento su roccia come a Cerchiara Calabra o come nel caso del santuario rupestre di S. Maria di Costantinopoli sul fiume Lao a Papasidero. INGP dice di sì ad iniziative lodevoli nello stesso comune di valorizzazione e divulgazione delle ricchezze che da anni il sito archeologico della Grotta del Romito offre ai visitatori di tutto il mondo.

La bellezza del Pollino risiede nell’intreccio suggestivo tra i valori storici e culturali delle genti sia calabre che lucane, accomunate da esperienze storiche simili che hanno formato in percorsi analoghi la lingua, la sensibilità, oltre che gli usi e costumi popolari e -il patrimonio naturale che i figli del Pollino da sempre sentono fieramente parte di sè stessi, elemento a volte alleato ed a volte ostile ma pur sempre indissolubilmente legato alla propria identità culturale ed al proprio sentimento di appartenenza ad un’area geografica difficile, aspra ma anche per questo speciale, unica e tutta da amare.

Sono in corso pertanto studi, di prossima pubblicazione, da parte di INGP che mettano in evidenza la relazione storica tra le comunità del Pollino ed il proprio territorio anche nella speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica a riguardo dei temi di protezione dei monumenti storici come di quelli naturali costituiti da borghi antichi, castelli, santuari immersi tra boschi ma anche radure, pascoli, pendii scoscesi, fiumi che scorrono impetuosi tra gole profonde come quelle del Raganello e del Lao. Un paradiso da non manomettere, un’opera d’arte di storia e natura da custodire gelosamente.

ItaliaNostra, Gruppo Interregionale Parco del Pollino
17/12/2007

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/calabria/precedenti/parco-del-pollino/anno-2007/italianostra-difende-parco.aspx
Data: venerdì 22 novembre 2024 - 04:43:08