La risposta alle idee di sfruttamento delle risorse del patrimonio boschivo dei Monti di Orsomarso e del Parco nazionale del Pollino, assume anche, com'era auspicabile, le caratteristiche e lo spessore culturale in termini di rispensamento del concetto stesso di sviluppo sostenibile e di valorizzazione della biodiversità. Non sfugge a nessuno infatti il businnes che si è già scatenato a partire dai richiami al protocollo di Kyoto che, miracolosamente, ha visto nascere e proliferare in pochissimo tempo società che si appellano al credo della necessità di salvare il pianeta Terra con altrettante iniziative che probabilmente hanno solleticato il loro appetito affaristico. Non apparirebbe per niente strano che antichi e nuovi inquinatori riapparissero rivestiti di candide vesti, attratti in realtà dalla possibilità di lucrare anche sulla tutela ambientale e lanciandosi in avventure come quelle proposte alcune settimane fa al Comune di Orsomarso con l'avallo di amministratori locali, a dir poco superficiali, e con la benedizione dell'assessorato regionale competente. E' quindi più che mai necessario alzare il tono del dibattito e smascherare i lupi travestiti, per l'occasione, da agnello, andando al cuore del problema, che è quello di capire veramente e finalmente quella che è la finalità istitutiva di un parco e cosa vuol dire proporre sviluppo sostenibile ed eco-compatibile al suo interno. A tale proposito appare più che mai opportuna l'iniziativa del Libro verde sui Monti di Orsomarso e sul Parco del Pollino, che sembra vada chiaramente in questa direzione. (
p g s)
Pubblichiamo di seguito il comunicato della Consigliera nazionale di Italia Nostra Teresa Liguori che interviene a sostegno dell'iniziativa
Italia Nostra: no all’aggressione alla biodiversità forestale nel Parco del Pollino sì al “libro verde” per lo sviluppo ecosostenibile e la salvaguadia del territorio. Sì all’etica della cura dei cittadini nei confronti del loro territorio
Tra gli obiettivi primari, quello di tutelare gli ecosistemi inclusi nei propri confini, garantendo oltre alla conservazione del patrimonio forestale (di notevole interesse per la presenza di numerosi endemismi) anche la sopravvivenza di specie animali rare e protette.
Realizzare i parchi e pensare ad uno sfruttamento economico dei boschi che rappresentano il principale serbatoio di biodiversità nell’Appennino è una situazione non solo stridente con la gestione sostenibile dei parchi ma è anche inaccettabile perchè in questo modo si tagliano le radici stesse dei parchi.
Per contrastare questo inaccettabile sfruttamento delle risorse forestali in particolare nei Parchi del Pollino e della Sila, ItaliaNostra Calabria si è mobilitata sin dal 2005 coinvolgendo numerose associazioni in tutto il Paese, con una petizione on line e con un appello-denuncia consegnato al ministro dell’Ambiente nel Gennaio 2007.
Nei giorni scorsi, ItaliaNostra è intervenuta, insieme ad altre associazioni, per scongiurare il pericolo di svendita del patrimonio forestale del Comune di Orsomarso.
Qualche risultato l’impegno di un consigliere comunale di opposizione e l’appello delle associazioni l’hanno raggiunto:
la vicenda della “svendita” dei boschi per alimentare centrali a biomasse ha superato i confini del Parco. Ci sono state reazioni anche da parte della cittadinanza; tra le altre, il presidente dell’ associazione “La scossa”, Antonio Pappaterra, ha proposto di preparare insieme, cittadini, sindacati, associazioni, un “libro verde” per la tutela e salvaguardia del patrimonio storico naturalistico e per lo sviluppo ecosostenibile dei monti dell’Orsomarso, contro ogni proposta di speculazione e di sfruttamento delle risorse forestali.
Condividiamo l’inziativa ed auspichiamo che arrivino numerose altre adesioni così da scrivere a più mani il “libro verde”, un “progetto culturale”, come lo definisce Antonio Pappaterra, che possa garantire un futuro migliore per i cittadini di Orsomarso.
A nostro avviso, tale obiettivo sarà raggiunto possibilmente attraverso un percorso di conoscenza, partecipazione, attenzione, solidarietà, in poche parole grazie all’etica della cura esercitata dagli abitanti del delizioso paese montano nei confronti del loro immenso e prezioso patrimonio culturale e naturale.
Italia Nostra farà la sua parte nella speranza di poter costiture, nel prossimo futuro, con la collaborazione dei cittadini, un presidio operativo e poi la sezione del Parco del Pollino.
Teresa Liguori - Consigliera nazionale ItaliaNostra. Crotone, 14 Giugno 2007