ORSOMARSO - Le associazioni socio-culturali presenti ad Orsomarso sollevano il problema della riapertura ed uso del Centro giovanile di aggregazione sociale ubicato il piazza Sant’Anna e istituito qualche anno fa dalla Comunità montana Alto Tirreno. L’iniziativa è stata assunta dal Presidente dell’Associazione Culturale Abystron Stefano Sangiovanni che, in una lettera indirizzata al sindaco di Orsomarso Angelo Paravati, all’assessore ai Servizi sociali e a tutti i Consiglieri comunali in carica, ricostruisce l’iter fin qui seguito e chiede che della questione venga investito il Consiglio comunale.
Ecco il testo integrale della lettera
OGGETTO: Riflessione sullo stato sociale dei giovani di Orsomarso e relativa proposta sottoscritta dalle Associazioni presenti nel nostro paese.
Gentili destinatari,
di recente, l’Associazione Culturale Abystron, ha preso parte a una serie di incontri con altre realtà associative del nostro paese quali l’Associazione di promozione sociale Augusto D’Aolio, l’Azione Cattolica Parrocchiale di Orsomarso, l’Associazione Donatori di sangue FIDAS. Con la presente, si fa portavoce di quanto è stato dibattuto in quella sede riportandone le conclusioni e la proposta a cui unitamente si è pervenuti.
Quasi un anno e mezzo fa, le nostre Associazioni parteciparono, su invito del Sindaco di Orsomarso, a un incontro fortemente auspicato, il quale si proponeva un nobile obiettivo: stabilire una collaborazione tra l’Amministrazione comunale e le Associazioni, viste in un sistema integrato e sinergico, teso alla promozione del benessere sociale.
In tale incontro si discusse approfonditamente della situazione sociale del nostro Comune, soprattutto per quanto riguarda il mondo giovanile. Si constatò la difficoltà di trovare da parte dei cittadini opportunità di aggregazione e di partecipazione attiva alla vita quotidiana del territorio, e, conseguentemente a ciò, i rischi di isolamento, emarginazione e devianza in cui soprattutto i giovani che vivono in una tale situazione incorrono.
Tutti convennero facilmente sulla necessità di impegnarsi più a fondo per risollevare le condizioni della nostra società, aumentando l’attenzione verso le problematiche sociali, sostenendo con maggiori risorse le politiche giovanili e impiegando al meglio le strutture edilizie di cui il nostro Comune dispone.
Fu fatto esplicito riferimento al Centro Giovanile sito in Piazza S. Anna, attivato dalla Comunità montana già diversi anni fa e da essa allestito con varie risorse aggregative e ricreative (mobili, strumenti musicali, computers) e, tuttavia, mai utilizzato in modo sistematico ed efficiente.
In quella sede l’Amministrazione comunale ci promise impegno, attenzione e sostegno. Assicurò inoltre che avrebbe provveduto a riattivare il Centro giovanile servendosi della disponibilità delle Associazioni; le modalità di cooperazione con le Associazioni sarebbero state discusse in un incontro successivo, convocato dal Sindaco di lì a pochi giorni, ma inspiegabilmente disatteso. Noi rappresentanti delle associazioni, da allora, non abbiamo ricevuto alcun contatto in merito.
Intanto nel nostro Comune, in ambito sociale, per i nostri giovani, i problemi non solo sono rimasti, ma sono aumentati e continuano ad aggravarsi col tempo. È diffuso il senso di insoddisfazione che i cittadini percepiscono nella loro vita sociale. Lo stato di emarginazione e la mancanza di partecipazione attiva alla vita collettiva ha contribuito certamente all’insorgere di quei fenomeni di devianza sociale sfociati, talora, in atti di vandalismo e di atteggiamenti irrazionali e lesivi del bene pubblico.
Allora bisogna darsi una mossa e cominciare a lavorare per migliorare la situazione e per cercare di salvare il salvabile. Il tutto partendo da quelle premesse elaborate nel corso dell’incontro preliminare citato all’inizio di questa nostra lettera. Recuperare, cioè il massimo di collaborazione e spirito costruttivo da mettere al servizio di un progetto condiviso.
Pertanto, noi rappresentanti delle Associazioni, proponiamo di intervenire subito, innanzi tutto ripristinando l’utilizzo efficiente del Centro di aggregazione giovanile, rimasto per troppo tempo trascurato e con grave rischio per le attrezzature e arredi in esso contenuti, mentre lo stesso edificio, se continuerà a rimanere nello stato in cui si trova, andrà inesorabilmente in rovina.
Come base di partenza, presentiamo la nostra proposta di gestione del Centro di Aggregazione giovanile, espressa nel documento allegato alla presente. Chiediamo altresì che l’argomento venga preso in esame con sollecitudine in Consiglio comunale. Speriamo di trovare un comune impegno e determinazione nell’affrontare e risolvere i problemi della nostra collettività e dei nostri singoli cittadini.
Cordiali saluti - Il Presidente dell’Associazione culturale Abystron dott. Stefano Sangiovanni