ORSOMARSO - La riapertura seppure parziale della viabilità fra Orsomarso e le contrade Olivaro e Scorpari, interrotta per un mese a causa di una frana, sembra destinata lasciarsi dietro un lungo strascico di polemiche, soprattutto a seguito della clamorosa protesta attuata nella mattinata di mercoledì scorso durante la quale decine di cittadini della contrada isolata si sono incatenati davanti al portone del municipio di Orsomarso. Un’azione che era stata sostenuta da forze politiche e associazioni locali, consiglieri comunali di opposizione e dalla Camera del Lavoro Cgil di Scalea il cui responsabile Dario Pappaterra era stato designato come portavoce degli abitanti della contrada Scorpari.
E sarebbe stata proprio questa iniziativa, del resto già annunciata che, secondo un’opinione generale, avrebbe costretto il sindaco Angelo Paravati all’emissione dell’ordinanza di riapertura regolamentata ed a tempo della strada (dalle ore 6 alle 9 e dalle 12 alle 21 di ogni giorno limitatamente al traffico locale). Una interpretazione che non è per niente condivisa dall’assessore al territorio del Comune di Orsomarso Antonio Papa il quale sostiene, invece, che il provvedimento era già stato predisposto e vede dietro tutta la manifestazione nient’altro che un tentativo di strumentalizzazione dei reali bisogni dei cittadini interessati.
“Il sottoscritto – afferma in una nota – si è prodigato in modo incessante per risolvere il problema informando costantemente i cittadini della contrada Scorpari, a favore dei quali l’Amministrazione ha sempre lavorato. Ritengo che non sia stata la protesta inscenata mercoledì 28 marzo a sbloccare la situazione in quanto l’iter burocratico necessario era stato già completato e tutti gli atti erano pronti per l’emissione dell’ordinanza sindacale di riapertura della strada. Queste notizie – prosegue Antonio Papa – le avevo fornite alla maggior parte degli interessati, alle forze politiche, ai consiglieri e anche al signor Dario Pappaterra, autonominatosi portavoce dei cittadini della contrada Scorpari, in un incontro svoltosi il 27 marzo presso la sala consiliare di Orsomarso.
Alla luce di questo mio comportamento estremamente lineare e trasparente – conclude l’assessore – ritengo ingiuste certe prese di posizione tendenti a mettere in cattiva luce il mio ruolo e il mio operato per il bene della comunità. Io non contesto il diritto dei cittadini a protestare ed esprimere liberamente le proprie opinioni, ma condanno fermamente qualsiasi tentativo di strumentalizzazione posto in esse per fini che niente hanno a che vedere con i problemi reali della gente. Capisco la buona fede di tanti padri e madri di famiglia di cui conosco lo stato di esasperazione raggiunto a causa dei disagi sopportati, ma non posso tollerare la mala fede di chi invece di collaborare a tenere calmi gli animi, non ha fatto altro che tentare di soffiare sul fuoco della polemica”.
