ORSOMARSO - Le rivendicazioni e proteste sacrosante dei cittadini della contrada Scorpari di Orsomarso ormai da oltre venti giorni isolati a causa dello smottamento di rocce e materiale terroso che ha ostruito la carreggiata stradale in località Olivaro, hanno trovato un autorevole sostegno nella Cgil del Comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno che sollecita l’adozione di interventi immediati e risolutivi. In una lettera indirizzata al Prefetto di Cosenza e alla Protezione civile regionale e Provinciale, il Segretario generale Orlando Bonadies e il responsabile della Camera del Lavoro di Scalea Dario Pappaterra, lanciano un forte allarme sui gravissimi rischi, sia in termini di sicurezza che di ordine pubblico, che la situazione attuale potrebbe comportare per la comunità che vive nel vasto altopiano di Scorpari a 600 metri sul livello del mare.
“I disagi che sono costretti a vivere nel silenzio più assoluto, gli abitanti della contrada – si legge nel documento – hanno raggiunto il limite della sopportabilità, con gravi rischi per l’ordine pubblico. Ad oggi, gli abitanti di questa contrada, vivono in una condizione di totale disagio al punto che, in assenza di interventi idonei e concreti da parte della locale Amministrazione comunale, si rischia, anche per questa area rurale, lo spopolamento definitivo”. Gli esponenti sindacali sottolineano il fatto che dal 27 febbraio l’interruzione della viabilità ha praticamente paralizzato ogni attività economica e sociale che si svolgeva lungo questo importante asse viario di collegamento fra il Tirreno e l’area del Pollino.
“Dalla predetta data – prosegue la nota – gli abitanti delle contrade Olivaro e Scorpari, oltre a subire il grave disagio per raggiungere il posto di lavoro, sono interessati da palesi difficoltà quali l’approvvigionamento dell’acqua potabile, ed il raggiungimento delle scuole per i bambini e gli studenti, nonché la negazione del diritto alla salute. Infatti, dalla data dell’evento a tutt’oggi, per qualsiasi problema, anche il più banale, sono costretti a recarsi presso l’Ospedale di Mormanno, questo perché cinque metri di interruzione non consentono al medico di fiducia di poter raggiungere, da Orsomarso, le località interessate. Cinque metri che compromettono il vivere normale e, potenzialmente, mettono a rischio la vita di quei cittadini”.