ORSOMARSO - La replica dell’Associazione La Scossa alle recenti dichiarazioni del sindaco di Orsomarso Angelo Paravati e ogni eventuale chiarimento, è rinviata alla riunione del direttivo già fissata per venerdì in serata. Con questo laconico comunicato il Presidente Antonio Pappaterra ha dribblato le domande riguardanti i recenti sviluppi del confronto politico aperto già da qualche mese con una serie di critiche molto puntuali riguardanti i diversi settori di gestione amministrativa dell’ente. Nel corso dell’incontro saranno discussi e ratificati i temi caldi del decalogo stilato in un recente documento dal responsabile del sodalizio.
“Angelo Cersosimo – chiosa netto Pappaterra – è chiamato a decidere se assumere l’impegno di portare avanti la proposta di autonomia dal gruppo di maggioranza e un suo diniego vorrebbe dire espulsione dal movimento”. Alla riunione del direttivo della Scossa è stato invitato anche il vice sindaco Alfonso Papa per poter esprimere i necessari chiarimenti rispetto alle accuse di inadempienze ricevute e alla relativa richiesta di dimissioni dalla carica ricoperta.
“All’assemblea dei soci – si legge ancora nel comunicato – è demandata anche la riflessione e la proposta del sindaco di tornare sui passi del dialogo senza condizioni, ma l’obiettivo politico del decalogo resta quello di aprire la strada ad un nuovo progetto, chiaro, definito, sicuro e certo e rappresenta, comunque, l’inizio di un percorso che ci porterà lontano”.
Insomma, si preannuncia un confronto diretto con il capogruppo di maggioranza che sembra rischiare concretamente e definitivamente un clamoroso provvedimento di espulsione, che suonerebbe anche come sconfessione di tutta l’azione politica e amministrativa portata avanti in questi due anni e mezzo di legislatura dall’esecutivo guidato da Angelo Paravati. Del resto, le critiche più severe La Scossa le aveva rivolte proprio al primo cittadino al quale si addebitano le maggiori responsabilità sul mancato rispetto degli impegni assunti di fronte ai cittadini con la presentazione del programma elettorale che sarebbe rimasto completamente lettera morta.