PAPASIDERO - Salvatore Magarò ha presentato una interrogazione all’assessore alla Cultura Sandro Principe ed all’assessore all’ambiente Diego Tommasi in merito ai recenti lavori di restauro che hanno interessato il Santuario della Madonna di Costantinopoli a Papasidero, bene vincolato ai sensi delle normative che tutelano il patrimonio storico-artistico. “Si tratta – ha scritto Magarò – di un monumento di grande pregio risalente alla metà del ‘600 sottoposto ad un delicato intervento di restauro rivelatosi clamorosamente alterante dell’aspetto originario.
Come più volte sottolineato anche da Italia Nostra, l’Associazione per la salvaguardia e la conservazione dell'ambiente e del territorio, si è trattato di un restauro grossolano, non adeguato alla struttura del monumento ed all’ambiente circostante e portato avanti senza le necessarie cautele. In particolare la decorazione multicolore del campanile appare difforme rispetto a quella precedente riportata in tutte le documentazioni fotografiche anteriori ai lavori di ripristino, mentre lungo la parete rocciosa sulla quale il monumento è adagiato sono stati fissati ganci metallici e materiale sintetico che ne snaturano l’aspetto.
Tra l’altro quest’ultimo intervento ha causato gravi danni anche ad un dipinto rupestre, databile al XIV-XV secolo, sito sulla parete rocciosa alle spalle del campanile. Intervento che non ha assolutamente tenuto conto del legame indissolubile tra ambiente-monumento, da sempre inserito nella folta vegetazione mediterranea”.
Ed è per questi motivi che Salvatore Magarò si è rivolto agli assessori Principe e Tommasi per chiedere di voler intervenire tempestivamente e per adottare tutte le procedure necessarie a tutelare il Santuario della Madonna di Costantinopoli di Papasidero ed a ripristinare lo stato originario dei luoghi.
