La Scossa ritorna, fra il serio e l'ironico, ad affrontare il tema della crisi istituzionale che perdura al Comune di Orsomarso e, ancora una volta punta il dito sul sindaco Angelo Paravati, l'unico che ha in mano il bandolo della matassa e che deve assumersi le responsabilità delle decisioni ultime. Antonio Pappaterra mette l'accento sui danni incalcolabili che lo stato di stallo provoca sulla cittadinanza e sull'economia del piccolo paese del Parco nazionale del Pollino. L’empasse che permane all’interno del gruppo di maggioranza rischia di affogare le istanze e i bisogni dei cittadini. Una popolazione che, come dice il responsabile dell'Associazione politico-culturale, è ormai stanca "di aspettare ore davanti l’uscio della porta del Sindaco e nei sorrisi e negli abbracci non trova più conforto".
Ascolterà il primo cittadino residente a Scalea l'accorato richiamo dell'ex sostenitore? (p.g.s.)
Ecco il testo del comunicato stampa di Antonio Pappaterra che abbiamo ricevuto e pubblichiamo.
ORSOMARSO - Giunta Paravati: Ormai è crisi istituzionale. La crisi politica blocca il normale svolgimento delle funzioni sociali dell’ente locale e della comunità Orsomarsese. Attualmente, soprattutto per la mancanza di prese di posizioni da parte del Sindaco,
la situazione è peggiorata.
Ad Orsomarso bisogna cominciare a dialogare sul futuro. Si deve trovare il modo più adeguato per contrastare gli effetti negativi della “Crisi Istituzionale” sul territorio e sui cittadini. Occorre proporre delle soluzioni per affrontare il vuoto che alberga gli uffici del palazzo comunale di Via Porta la Terra. La crisi politica di Maggioranza,nata, sembra, in seno al gruppo per motivi di incompatibilità di carattere fra due assessori e cresciuta nel dissenso, rallenta il processo sociale e di crescita dei cittadini.
Questa situazione è grave e porta con se il peso di responsabilità non eludibili. La delusione era già abbastanza profonda, ma ora non si può accettare più il perpetuo continuare a farsi del male, dovuto ad incomprensioni personali di poco rendimento. Sotto lo scacchiere visionario del Sindaco Paravati c’è una comunità che tenta di essere ascoltata, che prova ad andare avanti con difficoltà, che lavora e che sogna una realtà diversa da quella grigia che risiede stabilmente nei vicoli del paese e nelle vie che vanno nelle c.da Marina e Scorpani. Questa comunità non trova nessuno quando Chiede ascolto, quando Chiede appello, quando propone la soluzione del momento che puntualmente viene tradita. Questa comunità aspetta ore davanti l’uscio della porta del Sindaco e nei sorrisi e negli abbracci non trova più conforto.
Non si può più attendere l’ansia ansimante di un principe che tenta di ricucire lo strappo della veste della sposa: o si danno delle indicazioni certe sulla rappresentanza comunale e dei punti fermi alla politica istituzionale e democratica del paese o, per dovere morale verso se stessi e verso chi ha creduto, come noi, ad un sogno rivelatosi illusione, si torna alle urne. Dubbi e perplessità non possono fare la Storia di un Paese e di un territorio che deve, categoricamente, unirsi unanime sulla questione “gestione amministrativa”. Comunque si dovrà tentare e trovare un’ alternativa, non come pista di volo e trampolino di lancio di singole persone e di singoli bisogni, ma come ultimo e stremo atto di coraggio per salvare Orsomarso. Il Potere non fa rima con la parola coscienza, ma ciò che per dovere deve essere fatto prima o poi si fa, da se, senza che nessuno imponga giudizio.
Orsomarso pretende risposte che si possono dare, che si potevano dare già da tempo. Ma il tempo dell’attesa si è fermato, ora bisogna cercare, per il nostro bene e quello di tutti, di abbattere il Malgoverno e di ritrovare l’entusiasmo e l’intraprendenza che ha sempre caratterizzato la vita sociale orsomarsese. Le risorse non Mancano. Se continua così, alla fine il Sindaco Paravati deve decidere solo come vuole uscire da questa storia: come amministratore valido e ben visto o come il solito politico che promette le stelle e poi chissà…ai posteri l’ardua sentenza.
Orsomarso lì 19/02/2007 - Il Presidente dell’associazione “La Scossa” Antonio Pappaterra
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