DIAMANTE - Mercoledì 31 gennaio alle ore 17 nella sala consiliare di Diamante si svolgerà un convegno-dibattito sul tema “
I fondi europei 2007-2013 occasione di sviluppo strutturale per il Tirreno cosentino”. L’iniziativa è stata promossa dai coordinamenti di zona dell’Ulivo, dei Democratici di sinistra e della Margherita e vedrà la partecipazione di esponenti politici ed istituzionali di primo piano a livello provinciale e regionale.
I lavori saranno presieduti da Stella Fabiani, coordinatrice DL, mentre la relazione introduttiva sarà svolta dal coordinatore dei Ds Battista Maulicino. Subito dopo interverranno il Consigliere regionale Antonio Acri, l’Assessore provinciale di Cosenza Stefania Covello, il Segretario regionale dei Ds Carlo Guccione e il Consigliere provinciale Ernesto Magorno. Dopo uno spazio dedicato al dibattito che coinvolgerà sindaci e amministratori locali del territorio alto tirrenico, le conclusioni saranno affidate all’Assessore regionale Mario Maiolo.
Un appuntamento, quello di domani pomeriggio che sicuramente riveste un notevole interesse in quanto potrà far sentire dalla voce dei diretti interessati lo stato di salute di un governo regionale che non sembra abbia dato prova di saper invertire la tendenza di allarmante degrado politico-istituzionale che si registra ormai da anni in Calabria, come invece reclama tanta parte della società calabrese che crede nella politica come strumento al servizio della democrazia e del bene comune.
Tuttavia, l’incontro di Diamante servirà anche per controllare il termometro politico locale in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative anticipate che dovranno eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale e che vede direttamente in corsa proprio il capogruppo al Consiglio provinciale Ernesto Magorno il quale, dopo il primo tentativo andato a vuoto, proverà a conquistarsi la fiducia della comunità diamantese per andare ad occupare la poltrona di sindaco della città.
Una battaglia che certamente non si annuncia facile, almeno allo stato attuale delle cose, con uno schieramento di centro-sinistra chiaramente diviso fra l’anima per così dire moderata e riformista composta da Ds e Margherita, e quella più radicale che fa capo a Rifondazione comunista, che sembrano destinate a correre ognuna per conto proprio.