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A Scalea si denuncia fenomeno cartelle impazzite

I Verdi di Scalea,la Federazione dei consumatori e l'associazione La Scossa denunciano i gravi disagi per i cittadini provocati dal fenomeno delle "cartelle impazzite" e mettono sotto accusa la burocrazia comunale che si renderebbe responsabile di grossolani errori nel calcolo della reale entità dell'imposta comunale dovuta da ciascun utente. Interpretando la protesta dei malcapitati destinatari delle notifiche, i firmatari del documento, che abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente, puntano il dito anche contro l'Amministrazione comunale chiedendo al sindaco e alla Giunta di intervenire e di operare con trasparenza, adottando per il futuro, iniziative volte ad ottenere una maggiore razionalizzazione del servizio nel rispetto delle norme anche in materia di diritti dei lavoratori da parte di coloro ai quali è affidata la gestione del servizio.

SCALEA - Cartelle impazzite a Scalea. Caos e disagi per i cittadini a causa del servizio di riscossioni dei tributi locali, accusato anche di non rispettare i canoni di flessibilità di pagamento richiesto dalla maggioranza dei cittadini. Centinaia le cartelle che vengono contestate dagli utenti per inasettezze burocratiche ed errori di accertamento, numerose le proteste per cartelle che richiedono il pagamento dell’imposta comunale sugli immobili anche su terreni sprovvisti di fabbricato e ruderi.

Diversi i cittadini che fanno ricorso all’avvocato o al proprio commercialista per adempiere all’accertamento di tasse già pagate e comunque riproposte alla notifica del pagamento. Sotto la lente dell’associazione dei Consumatori, della Federazione del sole che ride e dell’associazione “La Scossa”, la ditta concessionaria per la gestione della riscossione tributi. La protesta cresce di ora in ora e sale anche la precarietà economica di intere famiglie per gli eccessivi interessi di mora aggiuntivi alla spesa dei tributi per le tasse arretrate non pagate. Centinaia sono anche i turisti locatari, che vivono d’estate a Scalea, che lanciano accuse all’amministrazione comunale e chiedono appello al Sindaco affinché si faccia ricorso ad una politica tributaria più flessibile e trasparente. Forze politiche, sindacati associazioni di difesa del consumatore interpellate per far fronte al caos di bollette e cartelle che in un periodo di magra, come l’inverno di Scalea, rappresentano una vera disgrazia e una beffa all’economia precaria del territorio.

I Verdi di Scalea, l’associazione “La Scossa”e l’Associazione Consumatori U. propongono all’amministrazione comunale di intervenire sulla questione richiedendo l’abbattimento di costi aggiuntivi agli interessi di mora sui tributi arretrati per le famiglie residenti a Scalea e la giusta flessibilità di pagamento come richiesto dai cittadini e più competenza sulla gestione del servizio. Inoltre Chiedono all’Amministrazione Comunale di valutare in futuro e con attenzione la possibilità della gestione diretta del servizio tributi senza concessioni terze.

La S.Giorgio S.p.a., ditta concessionaria del servizio tributi è una ditta privata a cui è concessa la gestione di una risorsa pubblica, che opera nel territorio comunale sotto mandato del Sindaco e della Giunta e che mantiene, come lavoratori incaricati all’espletamento del servizio, una ventina di operatori precari, cioè senza un contratto che ne garantisca la carriera e la sostenibilità futura.

I cittadini di Scalea chiedono al Sindaco e a chi rappresenta il mandato democratico della Città di espletare soprattutto i valori di trasparenza e uguaglianza, ma sostenendo la linea delle privatizzazioni del servizio pubblico, come quello gestito alla meno peggio dalla S.Giorgio S.p.a., non si garantiscono quelle certezze enunciate e quella sicurezza sociale della quale si è portatori ideali di fronte alle responsabilità che si è scelto di portare avanti per la cosa pubblica. Pagare le tasse ad una società privata che espleta il servizio per conto di un’amministrazione pubblica mantenendo lavoratori precari è contrario a ogni ideale di sviluppo teorizzato e frantuma la credibilità dello Stato garante del diritto. Per questo chiediamo all’amministrazione comunale di cambiare rotta e di adottare politiche sociali che garantiscono futuro certo alle famiglie e ai figli di Scalea.

Firmato: Federazione VERDI SCALEA; Associazione LA SCOSSA; Associazione dei CONSUMATORI – Sottoscritta da liberi cittadini

17/01/2007

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/calabria/precedenti/politica/anno-2007/cartelle-impazzite.aspx
Data: giovedì 5 dicembre 2024 - 03:06:36