WORLDWATCH INSTITUTE: Nelle città è scritto il destino del mondo
(ANSA) - WASHINGTON - Il futuro dell'economia mondiale e dell'intero ecosistema dipenderà, nei prossimi decenni, dalle politiche ambientali e sociali adottate nelle città. A sostenerlo, lanciando un segnale d'allarme sui segnali di degradazione urbana provenienti da varie parti della Terra, e' il rapporto del 'Worldawatch institute', che ogni 12 mesi tasta il polso al nostro pianeta. Nel 2008, in una data impossibile da precisare, per la prima volta nella storia dell'umanità, più della meta' della popolazione risiedera' infatti in aree urbane. Il balzo demografico verso le 'cities' avverrà in Africa ed in Asia e sarà spesso incontrollabile e caotico.
E' proprio dai centri urbani - auspicano tuttavia gli esperti dell'Istituto - che potranno quindi arrivare novita' positive in termini di misure antinquinamento, di incentivi per il commercio di prodotti equo-solidali, di progetti per trasporti pubblici con combustibili eco-compatibili e di lotta alla povertà.
Tra gli esempi da seguire, Worldawatch cita i casi di Bogotà, in Colombia, dove e' stato lanciato un sistema di autobus veloci non inquinanti, e di Rizhao, in Cina, dove il 99% della case usa energia solare. Altri due esempi indicati da Worldawatch sono infine quelli di Freetown, nella Sierra Leone, e di Vancouver, in Canada, due aree urbane abitate da un alto numero di residenti dediti ad una vera e propria forma di 'agricoltura cittadina'.
12 gennaio 2007