GRISOLIA - Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando stazione di Grisolia durante un servizio di vigilanza finalizzato a prevenire e reprimere l’attività venatoria abusiva in area protetta, hanno rinvenuto nei giorni scorsi il corpo di un cinghiale appena ucciso a colpi di fucile, presumibilmente nel corso di una battuta di caccia. Il ritrovamento è avvenuto lungo un sentiero in località Triatti-Acquafredda, nel comune di Grisolia, area ricadente in zona 2 del Parco nazionale del Pollino e costituita da rimboschimento di conifere ed altre specie arboree.
Lo ha reso noto il Comandante della stazione del CFS del centro alto tirrenico, Sovrintendente Papa Biagio, il quale ha precisato che l’operazione di recupero e sequestro dell’animale è stata effettuata dagli agenti di Polizia giudiziaria Massimo Impieri e Rocco Marino, in forza presso lo stesso comando Stazione. Contestualmente al sequestro della carcassa del cinghiale si è proceduto ad esporre denuncia a carico di ignoti per le ipotesi di reato previste dalla Legge 157 del 11/2/92 e dalla Legge 394 del 6/12/1991.
Il sovrintendente Papa ha inoltre fatto sapere che l’animale, del peso di circa 40 chilogrammi, presentava evidenti ferite ancora sanguinanti di arma da fuoco nella parte alta della coscia destra e sul dorso, quasi certamente provocate da colpi sparati con una cartucce caricate a pallettoni. Inoltre al muso del cinghiale, abbandonato con ogni probabilità al sopraggiungere sul luogo degli agenti del CFS, era stata applicata una cordicella per meglio trasportarlo trascinandolo.
Dopo aver effettuato tutte le rilevazioni del caso, compreso un dettagliato servizio fotografico, il corpo dell’animale è stato distrutto tramite interramento in un’area di proprietà del comune di Grisolia, rispondente alle norme vigenti in materia di tutela della pubblica sicurezza. Tale operazione si è resa necessaria in considerazione del fatto che il Servizio veterinario dell’Asl n.1 non dispone di celle frigo dove riporre la carcassa del cinghiale recuperato. Del sequestro operato, avvenuto alle ore 11,30 del 29 ottobre scorso, e di ogni altro particolare è stato informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Paola Eugenio Facciola.