Riceviamo e pubblichiamo, il seguente comunicato del
CoSA (Comitato Salute e Ambiente) del Pollino riguardante la gestione del Parco nazionale.
Da quando si è insediato il nuovo governo di centro sinistra, l’attuale
Ministro dell’Ambiente ha aperto negoziati per “sanare” situazioni di
disagio in altri Parchi italiani mentre su quello del Pollino, il più grande
Parco d’Europa, è calato un sinistro silenzio.
Il Cosa Pollino insieme alle associazioni e ai cittadine delle due regioni,
hanno prodotto un appello (consultabile su
http://www.olambientalista.it/salviamoilpollino.htm) nel quale si auspicava
di dare al Parco Nazionale del Pollino la classe dirigente che merita, cioè
adeguata, competente e di elevato profilo culturale e professionale.
Gli stessi firmatari temono fortemente che questo silenzio sia ancora una
volta sintomo di trattative tra segreterie di partito, per nominare l’
ennesimo politico trombato alla presidenza del Parco.
Non possono che trovarci d’accordo le dichiarazioni, pubblicate sull’Eco di
Basilicata, dell’Europarlamentare Pittella sulla necessità di dare al Parco
del Pollino le migliori professionalità che offre l’Europa.
Siamo certi che solo in questo modo il Parco, non sarà più solo un baraccone
politico-burocratico ma effettivamente ciò che con questo termine i
cittadini del mondo (compresi quelli del terzo mondo) intendono.
Solo una gestione di buon senso potrà invertire l’attuale tendenza di
degrado culturale e ambientale del territorio, (che è sotto gli occhi di
tutti, compresi le migliaia di visitatori nazionali ed internazionali), che
causa imbarazzo ai cittadini e alle centinaia di operatori turistici.
La riconversione della falsa centrale a biomasse del Mercure, come tante
altre contraddizioni, è solo l’esempio più eclatante della assoluta
mancanza di competenza. La questione di questa Centrale, se fosse stata
affrontata sotto gli aspetti giuridici e ambientali, di convenienza
energetica, di compatibilità con lo sviluppo turistico e dell’agricoltura di
qualità, non avrebbe avuto senso di esistere ed avrebbe aperto la via alla
ricerca di alternative reali e concrete per lo sviluppo del territorio.
CoSA Pollino
Rotonda 14 settembre 2006