SCALEA - Il Liceo Scientifico Metastasio di Scalea dopo un anno di sperimentazione in singole classi e materie, il Collegio dei docenti ha approvato rilanciandole, le nuove metodologie basate sul cosiddetto e-learning che vanno a integrare ed arricchire l’attività didattica di insegnamento-apprendimento ordinaria. ‘’La Classe nel web’’ e il ‘’Registro on line’’, queste le parole magiche che nell’anno scolastico 2006/07, al via lunedì 18 settembre prossimo, vedrà gli oltre 70 docenti e i circa 800 allievi alle prese con percorsi che si arricchiranno di metodi e pratiche di studio e di lavoro didattico decisamente innovativi e al passo con i tempi.
Un evento che tuttavia non capita all’improvviso, né viene calato dall’alto presso la storica istituzione scolastica del comprensorio dell’alto Tirreno cosentino. Al contrario, essa rappresenta il naturale punto di arrivo di una serie di percorsi formativi che hanno coinvolto durante gli anni precedenti praticamente tutti i docenti, che si sono misurati con le nuove tecnologie e la loro applicazione alla pratica scolastica quotidiana di insegnamento-apprendimento.
Autorizzato dagli organi collegiali e fortemente sostenuto dal Dirigente scolastico Rosario D’Arco, lo scorso anno scolastico il percorso, è stato sperimentato in modo sistematico nella classe I E Pni ed ha coinvolto le docenti Gabriella Sellere e Liliana Barbieri. Italiano, latino, storia e matematica le discipline interessate. Un’esperienza molto positiva e qualificante, i cui risultati sono stati apprezzati da tutte le componenti, compresi i genitori che hanno visto, soprattutto nel ‘’registro on line’’, uno strumento estremamente utile e agile per seguire passo passo la progressione di apprendimento dei loro figli.
Ma sicuramente non è stata una passeggiata, come riconoscono indirettamente le docenti Sellere e Barbieri: “La prima sfida – affermano – è stata quella di creare on line la stessa atmosfera dell’aula, cercando di inserire il discorso puramente didattico in un contesto efficace. L’avvio delle attività è stato fortemente caratterizzato dall’uso degli strumenti di interazione, prima inquadrando il gruppo, formandolo in modo che potesse identificarsi in una community.
Lo scopo era quello di creare utenti che si collegassero abitualmente e volentieri alla classe, per poi sviluppare la fase della collaborazione, consentendo agli alunni di svolgere esercitazioni in maniera cooperativa, di costruire i primi progetti, di accostarsi a varie risorse virtuali, in altri termini di studiare insieme superando il divario della distanza fisica. Il clima che si instaura nella classe virtuale – concludono – è veramente appassionante, molto diverso dal rapporto docente-discente che si vive a scuola.
Il sapere si costruisce in uno spirito di collaborazione tra studenti e docente e-tutor. Il docente chatta con gli alunni, risponde alle loro domande nei forum, usa il linguaggio degli sms e gli emoticons, dà consigli e suggerimenti, diventando per l’alunno un punto di riferimento su cui contare in ogni momento. Con la classe virtuale la scuola non chiude mai! A tutte le ore trovi almeno un alunno che rivede una lezione oppure scrive nel forum o chiede aiuto per risolvere un problema o un esercizio di algebra o informatica”.