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Come il ramo al tronco, potrà restare in vita e...

Carissimi, eccomi di nuovo a voi con la locandina della prossima domenica, la 5^. Tra le foto scattate in questa campagna, ne ho ritrovata una che può dare l'idea del suo messaggio meglio di ogni discorso: un ramo di pesco fiorito a forma di croce. Eh sì, anch'io "Trovo lettere inviate da Dio per le strade, ognuna firmata col nome di Dio", come scriveva Walt Whitman. Io le trovo, carissimi amici, anche tra i mille fiori che adornano queste colline, a cominciare dai papaveri che trapuntano in queste settimane l'erba verde della campagna, nonostante quel velo di debolezza che accompagna ancora la mia convalescenza.
Vorrei tanto che fosse sempre così, però non mancano nemmeno per me ore più grigie dove è difficile sentire il cuore in festa, come in questo momento in cui vi scrivo. Ma basta guardare di nuovo fuori di me stesso e qualcosa cambia in meglio... A proposito del poeta americano Walt Whitman, mi prendo la libertà di mandarvi il testo in cui queste parole compaiono, con un commento di Antonio Benvenuto, del nostro PUNTOPACE di Tortora ( vedi www.puntopace.bet/image_home/notiziari.htm), oggi universitario a Pisa. Il tutto è citato dalla sua "tesina" per gli esami di maturità. Lascio anche il testo inglese per i nostri amici esteri....

LA LOCANDINA - Nella 5^ domenica di pasqua l’immagine centrale può essere colta nel tronco della croce, un tronco tuttavia fiorito, come il pesco della foto. Visualizza l’insegnamento di Gesù che solo chi resta legato a lui, come il ramo al tranco, potrà restare in vita e portare frutto. Chi se ne stacca è come il sarmento o il fiore caduto. Marcirà sulla terra. La linfa che circola tra i rami e il tronco è qui del tutto particolare. È l’amore, l’amore di cui ci parla la lettera di Giovanni e che in altre parole è effetto e manifestazione della presenza dello Spirito Santo.

5^ Domenica di PASQUA 2006
Restando uniti a te,
fiorirà la nostra vita,
anche se il tronco cui restiamo attaccati
è a forma di quella croce,
che un giorno qui sulla nostra terra
fu l'ultimo tuo appiglio,
e tuttavia fu il ceppo
dal quale germogliavano l’uomo nuovo
ed un inedito mondo.
Te ne preghiamo, consentici
di continuare a costruirlo,
in nome di quell'amore
che ci hai lasciato e che è l’unico
saldo legame che nessuna forza
riuscirà mai a strappare. (GM/14/05/06)

1 Gv 3,23-24 - «Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato».

Vangelo di Giovanni (15,1-8) - "[Disse Gesù:] «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io»".
11/05/2006

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/la-locandina-2006/5%5e-domenica-di-pasqua.aspx
Data: venerdì 27 dicembre 2024 - 04:03:55