Carissimi tutti,con la locandina che parla della proibizione di Gesù di usare il sacro come luogo di mercato, mi sono permesso di mandarvi una lettera della Pax Christi Italiana, che prende posizione verso qualcuno che vorrebbe approfittare appunto del sacro, in questo caso del mondo cattolico, per vendere e comprare voti... Sì, l'offerta era arrivata anche alle Sarre, come era stata mandata a tutti i parroci e credo alle case religiose.... Riguardava 5 anni di "buon governo Berlusconi" nientemeno che "alla luce della dottrina sociale della Chiesa". (ndr: il documento di Pax Cristi Italia viene pubblicato a parte). Intanto il mio più caro saluto e l'augurio di buon fine settimana.
G.M.
LA LOCANDINA - Questa 3^ domenica di Quaresima del ciclo B accosta due brani biblici solo apparentemente lontani tra loro. Infatti, i “dieci comandamenti” contengono nella prima parte (i primi tre) l’invito a considerare Dio e Dio soltanto la vera ed unica ragione di vivere e di agire, tanto personalmente che comunitariamente. I restanti comandamenti prescrivono il modo gradito a Dio di rapportarsi alle persone (cominciando da quelle più vicine, come i genitori) e alle cose. Quando, invece, si dà più importanza alle cose che alle persone o, come nel caso dei venditori del tempio, si strumentalizza persino un luogo sacro, per commerciare, si infrange quel principio cardine della legge che vuole Dio come principio e riferimento di tutto. Gesù scaccia i profanatori dal tempio, per ricordare, profeticamente, che Dio va onorato per se stesso e non per i guadagni che le strutture sacre possono procurare.
3^ Domenica di quaresima (B) 2006
Ti porta a compiere un gesto così forte,
da cacciare in malo modo
i mercanti dal tempio e del tempio
l’ardore della casa di Dio e più ancora
la passione per l’uomo che deve cercarlo
libero dal dominio del denaro,
almeno là dove egli deve essere libero,
nella tua casa:
questo hai voluto insegnarci, Gesù.
Donaci sempre e insegnaci la gratuità
come il più prezioso
e immeritato dei beni. Amen. (GM/19/03/06)
Libro dell’Esodo (20, 1-17) – “Allora Dio pronunziò tutte queste parole: «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano. Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato. Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non attestare il falso contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo»”.
Vangelo secondo Giovanni (2,13-25) – “La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma»”.