PAPASIDERO - Il sindaco di Papasidero Mario Bloise dichiara guerra alle poste. In seguito al protrarsi dei disservizi già lamentati alcuni giorni fa e legati al blocco delle attività a causa dell’avaria al computer dell’ufficio postale del piccolo centro della valle del Lao, la tensione è esplosa nella mattinata di ieri quando il direttore della locale struttura di Poste italiane Spa ha informato la cittadinanza e quindi anche il primo cittadino che i prossimi pagamenti delle pensioni sarebbero stati effettuati presso l’ufficio postale di Santa Domenica Talao, centro prospiciente la costa alto Tirrenica a oltre dieci chilometri di distanza.
Una comunicazione che ha avuto un effetto dirompente e ha provocato una reazione furiosa da parte della popolazione che è praticamente insorta minacciando di mettere in atto azioni estreme di protesta compresa l’occupazione dell’ufficio postale di Papasidero. Il sindaco Mario Bloise, investito direttamente del problema ha immediatamente preso l’iniziativa denunciando l’accaduto alla Procura della Repubblica di Castrovillari e sollecitando, nel contempo, l’intervento del Prefetto di Cosenza proprio alla luce dei possibili problemi di ordine pubblico che si andavano profilando a causa del forte sentimento di indignazione diffusosi nella popolazione, ormai esasperata da quello che veniva considerato come l’ennesimo atto di arroganza e insensibilità dell’amministrazione di Poste italiane Spa.
Verso la fine della mattinata, al termine di una serie convulsa di contatti e di fronte alla forte pressione dei cittadini di Papasidero, il sindaco ha ricevuto da parte del responsabile dell’Ufficio postale un comunicato che di fatto ritirava quello precedente e forniva ampie rassicurazioni su un immediato ripristino della funzionalità del servizio, a cominciare dal pagamento delle pensioni.
Rientrata la protesta, resta però lo stato di allarme alla luce di quanto accaduto, Mario Bloise infatti è fortemente determinato e seguirà direttamente l’evolversi della situazione e non esclude la possibilità di convocare il Consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente qualora non si dovesse ritornare alla completa normalità nell’offerta dei servizi all’utenza.