LAINO BORGO - Ecco gli sviluppi della vicenda che riguarda la centrale Enel di Laino Borgo che vengono seguiti da Giovanni N. Roviello il quale ci ha gentilmente segnalato la notizia sul quotidiano digitale Nuova Cosenza online.
La questione della Centrale del Mercure in pieno Parco Nazionale del Pollino è tutt'altro che conclusa. Come si temeva l'Enel non ha nessuna intenzione di abbandonare la Centrale del Mercure e coloro che dispensano le autorizzazioni sembrano venirle incontro (spero non a discapito dell'ambiente). Il ricatto occupazionale ha funzionato: a Laino lavorerebbero 40 operai e gli enti preposti alla tutela dell'ambiente spianerebbero la strada all'ENEL senza troppe richieste di analisi e bonifiche? Ma se anche gli alberi che si stanno tagliando sul Pollino potessero parlare... (
Giovanni N. Roviello).
Vertice sulla Centrale del Mercure nella Prefettura di Cosenza.
03/10 - La messa in esercizio della Centrale Enel a biomasse di Laino Borgo, in provincia di Cosenza, e' stato il tema di un incontro che si e' tenuto questa mattina nella prefettura di Cosenza, voluto dal prefetto Diego D'Amico, alla quale hanno il presidente dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza, il
rappresentante dell'Ufficio Commissario Delegato per l'emergenza ambientale in Calabria, i dirigenti degli Assessorati regionali all'Economia ed all'Ambiente,
il Sindaco di Laino Borgo ed i responsabili dell'Enel.
Il Prefetto, preliminarmente, ha fatto presente che "la riunione, che non ha carattere tecnico, rimanendo i singoli procedimenti nelle competenze degli Enti
individuati dalla legge, e' stata convocata al fine di favorire un confronto tra i soggetti interessati alla vicenda e per sensibilizzarli, nel rispetto
della normativa vigente e delle diverse competenze, sull'esigenza di una pronta definizione della problematica per le delicate incidenze di natura sociale ed occupazionale che la stessa riveste".
D'Amico ha riferito delle ''preoccupazioni rappresentate dall'Enel per i ritardi nella messa in esercizio
dell'impianto, che, oltre a determinare un forte danno economico alla società, hanno costretto la società a mandare in trasferta in altri impianti produttivi le circa quaranta unita' presenti nella centrale di Laino Borgo".
I responsabili Enel, nel ribadire l'urgenza di concludere al piu' presto una vicenda che dura ormai da diverso tempo, hanno evidenziato "la necessita', ai fini della messa in esercizio della centrale , di risolvere prioritariamente le questioni afferenti alla procedura di caratterizzazione del sito, in particolare quella del parco del cippato, dove deve essere stoccato il materiale combustibile, di competenza dell'Ufficio del Commissario delegato per l'emergenza ambientale, alla necessita' della valutazione di incidenza ambientale, sollevata dal Dipartimento Regionale all'Ambiente e all'autorizzazione allo scarico delle acque depurate di competenza dell'Amministrazione provinciale di Cosenza".
Il presidente della Provincia, Oliverio, associandosi alla esigenza rappresentata dal Prefetto di definire in
tempi brevi la problematica, ha sottolineato che, "al di la' di ogni valutazione sulla centrale, si tratta di un impianto per cui e' stata rilasciata a suo tempo un'autorizzazione e i cui lavori sono praticamente
ultimati, per cui vi e' l'obbligo di definire i procedimenti tuttora in corso, nel rispetto della normativa esistente, al fine di consentire la messa in
esercizio". Oliverio ha anche fatto presente che "la Provincia, titolare della competenza all'autorizzazione allo scarico delle acque, provvederà ad evadere rapidamente la richiesta, peraltro pervenuta recentemente, verificando la sussistenza delle condizioni di legge e che, comunque, tale aspetto non rappresenta un problema, atteso che puo' essere individuata una diversa soluzione che consenta il rilascio delle autorizzazione".
Il rappresentante dell'Ufficio del Commissario Delegato per l'emergenza ambientale ha riferito che "l'Ufficio ha prontamente esaminato il progetto di caratterizzazione del
sito nella conferenza dei servizi del 26 settembre scorso e che, prendendo atto della necessità per l'Enel di utilizzare subito il parco del cippato, è disponibile ad un esame stralciato di quel sito ed a valutare gli esiti della perizia del Ctu prodotti nell'ambito del procedimento penale relativo all'inquinamento dell'area, cosi' come gia' riferito nel corso della conferenza".
Il dirigente del Dipartimento regionale ambiente, rispetto alla questione della valutazione di incidenza ambientale, ha fatto presente che, "a seguito di un quesito rivolto dall'Ente Parco, l'assessorato all'ambiente ha evidenziato la necessita' che l'Enel presenti una relazione di incidenza ambientale al fine di consentire allo stesso assessorato di determinarsi sulla necessita' della valutazione di incidenza, atteso che il sito dell'impianto
ricade nella vicinanze della valle del Lao, dichiarata sito di interesse comunitario e per cui tale procedura potrebbe essere necessaria.
Tale questione, comportando soprattutto delle implicazioni di carattere giuridico, avendo l'Enel eccepito che la valutazione di incidenza ambientale non puo'
essere sollevata successivamente al rilascio dell'autorizzazione, avvenuta in epoca in cui, peraltro, il sito non era ancora stato dichiarato di interesse
comunitario, verrà sottoposta dal Prefetto all'attenzione della Regione Calabria affinche' venga valutata in tempi brevi la legittimità del procedimento, alla luce del fatto che l'impianto è già autorizzato e che nelle relative conferenze dei servizi il problema non era stato mai sollevato dalla Regione".
Sulle incidenze negative che il protrarsi della problematica potrebbe avere sulla situazione occupazionale e sociale, l'Enel, "prendendo atto della disponibilita' di definire le questioni emerse, ha dato assicurazione sulla volonta' della societa' di mettere in esercizio la centrale
e, quindi, di non ridurre i posti di lavoro, chiarendo che il trasferimento del personale, anche se momentaneo, in altri impianti produttivi si è reso necessario per il protrarsi della inattività dell'impianto, ma che tale
provvedimento verra' revocato non appena si avvieranno a termine i procedimenti amministrativi che consentono l'attivazione della centrale".